8 marzo Scioperiamo!
Il CESP - Centro studi per la scuola pubblica di Bologna e il DISCI - Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell'Università di Bologna organizzano il corso di formazione nazionale per il personale della scuola pubblica statale: Dimensione globale e transnazionale nella didattica della storia Venerdì 28 marzo 2025 ore 8.30 – 18.30 DISCI – Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà - Piazza San Giovanni in Monte 2, Bologna (in presenza) Link per iscriversi: https://forms.gle/wijLX4wejpmUQJHE7 Scarica la locandina e il modulo per richiedere il permesso L’attività di formazione si pone in continuità con il convegno sull’uso pubblico e politico della storia organizzato dal Cesp Bologna lo scorso 12 aprile presso l’istituto Belluzzi-Fioravanti. Rispetto a quella prima esperienza, pensata per proporre al personale scolastico una riflessione sulle fondamentali questioni della memoria e dell’uso pubblico della storia nel dibattito culturale e politico dell’intera Europa, l’intenzione è quella di puntare maggiormente l’attenzione sulla pratica didattica e di offrire uno spazio più ampio all’interazione tra i presenti e alla partecipazione attiva. Pertanto, dopo una parte introduttiva costituita di alcune relazioni che forniranno la cornice generale per le attività che si andranno a sviluppare, il resto del corso sarà dedicato ad attività laboratoriali i cui lavori verranno condivisi in una sessione plenaria conclusiva. PROGRAMMA: 8.30 Iscrizioni e registrazioni Introducono e coordinano Edoardo Recchi (CESP Bologna) e Vittorio Caporrella, Università di Bologna Politiche e didattica della storia nell’Europa orientale. Antonella Salomoni, Università di Bologna La storia globale oltre lo sguardo europeo. Connessioni transnazionali e spazi imperiali. Paolo Capuzzo, Università di Bologna Cancel culture: minaccia per le discipline storico-umanistiche o panico morale costruito? Emilio Zucchetti, Royal Holloway, University of London h. 11.15 – 11.30 Pausa caffè 11.30-13.30 Laboratori e gruppi di lavoro (prima sessione) Pausa pranzo 15.00-17-00 Laboratori e gruppi di lavoro (seconda sessione) 17.00-18.30 Restituzione e condivisione dei lavori in plenaria I laboratori avranno una durata di due ore e saranno ripetuti nel pomeriggio; ogni iscrittə al convegno quindi potrà partecipare a due di essi, uno nella prima sessione e uno nella seconda. Ulteriori indicazioni saranno fornite nei prossimi giorni sul sito. Titoli dei laboratori Programmazione e dimensione globale dei fenomeni storici, coordinano Rosario La Terra Bellina e Jacopo Frey Il 1980 a Bologna tra storia e memoria: persone, luoghi, fonti, coordina Valentina Millozzi Manuali di storia dal mondo: come si studia la storia negli altri paesi, coordinano Vittorio Caporrella, Silvia Di Fresco e Francesco Di Sirio Didattica della storia tra primaria e secondaria di primo grado: l’uso delle fonti, coordinano Gianluca Gabrielli e Edoardo Recchi Storia e odonomastica, coordinano Chiara Buonfiglioli, Olga Massari e Silvia Casali Come affrontare a scuola il XX secolo coordinano Monica Rook, Andrea Burzi e David Mugnai del Gruppo di lavoro “Insegnare900” dell’ISTR Per il programma e info in aggiornamento visita il sito www.cespbo.it IL CESP è ente accreditato/qualificato per la formazione del personale della scuola (Decreto Min. 25/07/06 prot.869, circ. MIUR prot. 406 del 21/2/06 - Direttiva 170/2016-MIUR). La partecipazione ai convegni e seminari CESP dà diritto, ai sensi dell’art. 36 del CCNL 2019/2021 (che sostituisce gli articoli 63 e 64 del CCNL 2006/2009), all’ESONERO DAL SERVIZIO. L'iscrizione è gratuita e al termine del corso verrà consegnato un attestato di partecipazione. Per info info@cespbo.it
Usciamo dalla camera a gas! 𝐑𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐠𝐚𝐬𝐝𝐨𝐭𝐭𝐢, 𝐭𝐫𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐞, 𝐂𝐂𝐒, 𝐝𝐞𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢 𝐆𝐍𝐋 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐝𝐮𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐀𝐍𝐈𝐅𝐄𝐒𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎 𝐈𝐋 𝐅𝐎𝐒𝐒𝐈𝐋𝐄 𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐀 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐓𝐈𝐙𝐈𝐀 𝐂𝐋𝐈𝐌𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀 Conflitti, migrazioni climatiche, crisi alimentari, eventi estremi, impoverimento, danni per la salute, sconvolgimenti sociali:queste sono le conseguenze di una corsa sfrenata allo sfruttamento delle risorse della terra, per il profitto di pochi a discapito della maggior parte dei suoi abitanti. Che il sistema fossile sia il maggior responsabile della catastrofe climatica è ormai da tempo una certezza scientifica e il calo dei consumi di gas è una certezza statistica oggettiva, eppure si moltiplicano indisturbati i progetti di aumento delle infrastrutture destinate al trasporto, stoccaggio e rigassificazione del metano, che le multinazionali esportano sempre più, garantendosi enormi extraprofitti. La nave rigassifricatrice BW Singapore, appena approdata a Ravenna per volere dei colossi industriali ma con l’appoggio incondizionato del potere istituzionale, è l’emblema di ciò che si glorifica ogni due anni ad aprile nella convention OMC. Il gasdotto Linea Adriatica, che sta distruggendo un’ampia porzione di Appennino e delle nostre campagne e a cui i territori oppongono strenua resistenza da anni, i progetti legati al gas come già realizzati a Piombino, previsti in Liguria, in Sardegna, in Calabria e molto probabilmente in tanti altri siti, anche grazie ai sussidi ambientalmente dannosi, il ritorno alla follia nucleare sono ciò di cui il nostro paese non ha bisogno. 𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐮𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢: impegni precisi sui tempi di dismissione dei rigassificatori e delle strutture fossili; monitoraggi continui e indipendenti sulla qualità dell’aria, degli ambienti marini, dell’assetto idrogeologico, sulla salute; un taglio netto ai più di 20 miliardi di sussidi alle fonti fossili utilizzandoli per le fonti sostenibili e rinnovabili, nell’ottica di trasferire l’energia dall’ambito dei profitti a quello dei beni comuni. 𝐁𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐮𝐛𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞, 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢, 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐚𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐢𝐥𝐞 (𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐝 𝐞𝐬. 𝐄𝐧𝐢 𝐞 𝐒𝐧𝐚𝐦)! Info: fuoridalfossile.coordravenna@gmail.com Tutti sono poi visibili sul canale youtube https://www.youtube.com/@nadiadarco7336/streams 7 APRILE ORE 17,00 Argomento: GASDOTTO CO2 FERRARA – RAVENNA PER IL CCS A RAVENNA Ora: 7 apr 2025 05:00 PM Roma Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/86534476822?pwd=VacRWTk7Jwx3tLMPcvz8lpYiJtcVwj.1 ID riunione: 865 3447 6822 Codice d’accesso: 463417 8 APRILE 20,30 Argomento: RAVENNA - NON CI SONO I SOLDI: QUANTO COSTA LA TRANSIZIONE E QUANTO COSTA NON FARLA.... Ora: 8 apr 2025 08:30 PM Roma Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/89475105853?pwd=b9xks2bPpGacvxXEXa3pV6XKCYVM56.1 ID riunione: 894 7510 5853 Codice d’accesso: 492583 11 APRILE 20,30 Argomento: RAVENNA RAPPORTO TRA I FOSSILI E LE GUERRE Ora: 11 apr 2025 08:30 PM Roma Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/88609610812?pwd=zeni6LeIr5elfeRVlgC68XLIX3B8Rw.1 ID riunione: 886 0961 0812 Codice d’accesso: 826374 14 APRILE 20,30 Argomento: RAVENNA LE RINNOVABILI DELLA DISCORDIA Ora: 14 apr 2025 08:00 PM Roma Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/88256705212?pwd=do52hTsdoQIeoMOXrZ1npWcSsvOcIW.1 ID riunione: 882 5670 5212 Codice d’accesso: 989306
Leggi anche qui 7 maggio. Sciopero contro le prove Invalsi e le Nuove Indicazioni Presidio a Bologna in Piazza San Francesco, a partire dalle ore 9.30 con docenti, genitori, bimbe e bimbi.
Per ragioni organizzative vi chiediamo di dare una risposta a questo link MODULO PARTECIPAZIONE
Scuola a Tempo Pieno: ancora cattive notizie dal Ministero LA FESTA E' RINVIATA ! PER INFO SCRIVI A tempopienobo@gmail.com Il 22 maggio Festa-Protesta sotto l’Ufficio scolastico provinciale di Bologna Anche quest'anno il Ministero dell’Istruzione e del Merito con la Nota 93862 del 17 aprile 2025 ha definito i numeri degli organici di docenti assegnati alle scuole, prima determinati a livello nazionale, poi suddivisi tra Regioni e Province. Anche quest'anno però nessuna novità positiva. Solo le solite brutte conferme per chi come noi ha a cuore una scuola primaria dove possono migliorare rapporti numerici tra insegnanti e bambini e dove siano presenti le risorse per mettere in pratica una didattica dai tempi distesi, individualizzata e cooperativa, esperienziale e aperta al territorio. Abbiamo sempre affermato che il modello organizzativo migliore per provare a realizzare questi aspetti della scuola è il Tempo pieno, ma il tempo pieno costa di più ed è quindi (coerentemente, verrebbe da dire nell’ottica economicista dei governi) stato snaturato legislativamente dal 2009 e negli anni seguenti nessun esecutivo ha più provato a ripristinarlo nella sua organizzazione. Anche il governo Meloni ha promesso a gran voce sugli organi di stampa di implementare il tempo pieno ma fino ad oggi ha negato le risorse per avviare nuove sezioni e ha continuato a determinare il numero dei docenti sulla base dei vecchi parametri numerici degli alunni , nonostante la grande occasione che si presentava con il calo delle nascite. Come Comitato Bolognese per la scuola a Tempo pieno vogliamo invece difendere e aumentare le sezioni a tempo pieno attraverso l’unione delle forze di genitori e insegnanti e di tutte le scuole che condividono questa lotta. A nostro parere dovrebbe essere obbligatorio istituire nuove sezioni a tempo pieno dovunque insegnanti e genitori lo richiedano. Per questo i governi e le amministrazioni locali dovrebbero essere essere vincolati a fornire le infrastrutture e il personale necessario ad attivare le sezioni. Per dare voce alle richieste della nostra rete abbiamo indetto una giornata di mobilitazione, il giovedì 22 maggio. Alle ore 15:00 una delegazione di insegnanti e genitori avrà udienza dal direttore dell'Ufficio scolastico provinciale dottor Panzardi che sarà occasione per esprimere le nostre richieste. Lo stesso giorno alle ore 17 la delegazione potrà raccontare gli esiti dell'incontro ai genitori insegnanti e bambini che saranno confluiti, al termine della giornata scolastica, sotto il portico di via de’ Castagnoli e nel giardino dei Ginkgo biloba adiacente, allestito per l'occasione come sede della Festa/protesta del tempo pieno, con merenda e laboratori per le bambine e i bambini. Faremo insieme in piazza, in segno di protesta, quelle attività didattiche che non abbiamo risorse per fare a scuola. Coord. Bolognese per la scuola a tempo pieno tempopienobo@gmail.com Vol-22magg-Tempo Pieno-cs
Invitiamo all'assemblea cittadina organizzata in rete per una discussione collettiva sulle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola. L'assemblea sarà venerdì 23 maggio alle ore 17.30 presso la casa di quartiere Katia Bertasi, Piazza Lucio Dalla. PER AGGIORNAMENTI CLICCA QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO DELL'ASSEMBLEA VAI QUI
Sabato 24 maggio alle ore 17.30 ci incontriamo al Centro Sociale della Pace in Via del Pratello 53 per la presentazione del libro “Dietro la cattedra, sotto il banco. Il corpo a scuola” (Prospero editore, 2024). Saranno presenti le autrici Lea Melandri e Cattivemaestre per un dialogo fra teorie e pratiche femministe e transfemministe a scuola. L’evento è inteso come uno spazio di condivisione di esperienze e di costruzione di percorsi, dai movimenti non autoritari alla scuola che resiste. L’evento è a cura di Non Una Di Meno Bologna , partecipano CESP Centro Studi per la Scuola Pubblica (www.cespbo.it), sede di Bologna e Educare alle Differenze . “È necessario che l’educazione si rivolga alla persona nella sua interezza, superando la divisione tra corpo e mente, se si vuole che la scuola non sia il luogo della “disciplina dei corpi” ma lo spazio collettivo in cui la condivisione delle esperienze e dei desideri, delle pratiche e dei saperi può essere trasformativa.” Vi aspettiamo! ✨
COMUNICATO STAMPA AMAS-ER (Assemblea movimenti ambientalisti e sociali Emilia-Romagna) Una storia diversa è possibile promuove un presidio sotto la sede della Regione Emilia-Romagna per martedì 27 maggio dalle ore 9 alle ore 13. AMAS-ER si è recentemente costituita come rete regionale delle associazioni e movimenti ambientali e sociali, partendo da quelli che hanno promosso la manifestazione regionale del 26 ottobre (Comitato Besta Bo, Cobas BO, Comitato contro ogni autonomia differenziata ER, Legambiente ER, Rete per l'Emergenza Climatica e Ambientale ER, Un altro Appennino è possibile, USI CIT BO, PR, RE e MO ) a cui si sono aggiunti altri soggetti che si sono riconosciuti in questo percorso. Con la manifestazione del 26 ottobre abbiamo evidenziato i temi fondamentali relativi alla necessità di una svolta profonda nelle politiche ambientali e sociali della Regione. A distanza di pochi mesi, e con la nuova Giunta regionale insediata, ci tocca constatare che quei temi non sono stati affrontati; anzi, dove lo si è fatto, hanno avuto risposte ulteriormente peggiorative (tranne che nel caso dell’Autonomia Differenziata per la quale si riscontra un ulteriore passo avanti però non esaustivo) e senza sviluppare un confronto adeguato con le realtà che li hanno proposti. In particolare, - le proposte di legge di iniziativa popolare sui temi ambientali (acqua, rifiuti, energia, stop al consumo di suolo) e quella contro ogni autonomia differenziata languono nei cassetti delle Commissioni regionali, senza che si sia dato inizio al confronto sulle stesse; - la legge regionale sulle aree idonee per l’installazione delle fonti rinnovabili sembra si muova in una logica del tutto insufficiente a prefigurare una transizione energetica utile nel contrastare il cambiamento climatico, ad affermare un reale ruolo di pianificazione degli Enti e delle comunità locali e a costruire un percorso effettivo di fuoriuscita dall’economia del fossile; - le grandi opere in tema di mobilità, a partire dal Passante di Mezzo di Bologna e altre ancora, vengono rilanciate; gli interventi di taglio degli alberi e di aggressione nei confronti delle aree verdi si moltiplicano. Nè si intravedono politiche in grado di dare risposte al degrado della montagna, al continuo avanzare del consumo di suolo, alla privatizzazione dei beni comuni, al dissesto idrogeologico, alla ridiscussione degli assetti aeroportuali, all’espansione degli allevamenti intensivi. Tutto ciò avviene peraltro in un quadro in cui gli ultimi studi sui cambiamenti climatici stanno indicando che si sono attivati fenomeni che tendono a rendere ormai irreversibile il processo, per cui il tempo della necessaria transizione ecologica, prima stimato in alcuni decenni oggi, si riduce a pochi anni. Sono queste le ragioni che ci muovono nella promozione della giornata di mobilitazione del 27 maggio: nelle scelte regionali non c’è traccia della svolta nelle politiche ambientali e sociali che invochiamo da tempo e non si sta producendo neanche un ascolto e un confronto sufficientemente strutturato sulle proposte che abbiamo elaborato. Per questo saremo sotto la sede della Regione in quella data, in concomitanza con lo svolgimento della seduta dell’Assemblea regionale. Chiediamo che la Giunta regionale, l’Assemblea e i consiglieri regionali si decidano, nelle forme che si riterranno opportune, a sviluppare momenti di incontro e confronto per poter discutere in modo approfondito delle istanze che avanziamo. Nello stesso tempo, la nostra mobilitazione intende collegarsi anche alle battaglie aperte sul piano nazionale, per contrastare il Decreto Legge “Sicurezza” e contro il riarmo europeo deciso dalla Commissione europea, gli 800 miliardi che significano entrare in una logica di economia di guerra e di attacco allo Stato sociale. In questo senso parteciperemo alla manifestazione nazionale del 31 maggio contro il DL “Sicurezza” e a quella indetta dalla coalizione Stop Rearm Europe contro il riarmo europeo e contro la guerra. Difesa ed espansione della democrazia, affermazione della pace e conferma del ruolo delle tutele sociali costituiscono l’ambito entro il quale si possono mettere in campo anche politiche che guardano alla salvaguardia del pianeta e alla conversione ecologica. AMAS-ER (Assemblea movimenti ambientalisti e sociali Emilia-Romagna)- Una storia diversa è possibile CS per 27 maggio (1)
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Dopo la prima assemblea del 23 maggio e dopo il Coordinamento Interterritoriale del 31 maggio a Roma, ci ritroviamo nuovamente per prendere posizione e continuare la mobilitazione contro le nuove Indicazioni Nazionali. Difendiamo la scuola plurale, inclusiva e democratica delle Indicazioni Nazionali del 2012. Incontro aperto a genitori, insegnanti, educator*, cittadin* e a tutt* perché la scuola è un bene pubblico e ci riguarda. Vi aspettiamo al @circoloarciguernelli alle ore 18:00 Siamoci! aggiornamenti su FACEBOOK