
Sciopero Scuola il 31 ottobre
Cobas Scuola invitano a scioperare tutto il persoanle delle scuole dell'Emilia Romagna per la giornata del 31 ottobre. Qui l'articolo Lo sciopero è indetto: Cobas Scuola Emilia Romagna
Cobas Scuola invitano a scioperare tutto il persoanle delle scuole dell'Emilia Romagna per la giornata del 31 ottobre. Qui l'articolo Lo sciopero è indetto: Cobas Scuola Emilia Romagna
Corso di Formazione Nazionale per il personale della scuola pubblica statale in collaborazione con ASSOPACE PALESTINA A SCUOLA DI GUERRA: LA QUESTIONE PALESTINESE NEI MANUALI SCOLASTICI IN ISRAELE E PALESTINA Giovedì 5 dicembre 2024 - ore 8.30 – 13.30 (in presenza) IIS Belluzzi - Fioravanti Via G. D. Cassini, 3, Bologna Piattaforma SOFIA: in attesa di avere ID Link per iscriversi: https://forms.gle/RAeWxinePamMgQyd9 PROGRAMMA COMPLETO AGGIORNATO E MODULO DI ISCRIZIONE L’attività di formazione è stata concepita per intercettare un diffuso bisogno del personale docente di approfondire la conoscenza del conflitto israelo-palestinese: una tematica nell’ultimo anno particolarmente presente nel dibattito pubblico ma che ha delle radici profonde nei processi di costruzione dell’identità nazionale, nel colonialismo e nelle tante questioni del Novecento. L’aggravarsi del conflitto richiede, anche nel confronto con studenti e studentesse, una preparazione ed una conoscenza approfondita dei fenomeni storici e politici che sono in atto nel quadro mediorientale e che vada ad indagare anche la costruzione dell’ideologia e dell’identità nazionale degli attori in conflitto. Per tal motivo la giornata è stata costruita partendo dalle ricerche di studiose come Nurit Peled-Elhanan e Samira Alayan che hanno lavorato proprio sui temi della costruzione dell’ideologia e della propaganda nelle scuole israeliane e palestinesi: i libri di testo, oggetto di queste ricercatrici universitarie che lavorano in Israele, sono uno dei tanti strumenti - forse quello più evidente, attraverso cui viene attuato un processo di costruzione dell’identità e allo stesso tempo di rappresentazione dell’altro come nemico. Per le docenti e i docenti presenti saper riconoscere e decodificare questi fenomeni politici e culturali, usando il caso studio della questione palestinese, costituisce un bagaglio fondamentale da poter utilizzare anche in altri contesti e di fronte ad altri casi di studio, in cui si vengono a creare stretti rapporti tra storia, memoria, identitarismi e conflitto. La giornata sarà strutturata attraverso tre interventi oltre quello di apertura: Peled-Elhanan e Alayan entreranno nel merito della riflessione analizzando i manuali scolastici utilizzati nelle scuole dello Stato di Israele e della Palestina; infine la ricercatrice della Scuola Normale di Pisa Federica Stagni racconterà il ruolo complesso e controverso delle università israeliane nella storia della occupazione palestinese.
Cobas Scuola Bologna e Coordinamento Precariə Scuola Bologna organizzano lunedì 16 dicembre alle 18 al Circolo Arci Guernelli di Bologna un incontro con Paolo La Valle per parlare del suo libro "Gli automotivati" (Ed. Alegre) in cui l'autore riflette sulla sua esperienza di docente in un istituto tecnico-professionale della cosiddetta "Motor Valley" emiliano-romagnola.
PER UNA MOBILITAZIONE PERMANENTE SUI TEMI AMBIENTALI SABATO 25 GENNAIO ore 9,30 – 17 Bologna – Centro Costa – via Azzo Gardino, 44 Si prega di preavvisare la propria partecipazione in modo da consentire l'organizzazione del pranzo e di portare cambi i 12 euro. Mettiamo insieme i movimenti ambientalisti (e non solo) della regione per: • uscire dall’economia del fossile• difesa, ripubblicizzazione ed estensione dei beni comuni• moratoria su tutte le opere che prevedono ulteriore consumo di suolo, rigenerazione degli edifici esistenti e messa in atto di un forte progetto di riassetto idrogeologico• cancellazione della legge regionale 24/2017 in tema di consumo di suolo pubblico e privato e sua rivisitazione radicale approvando la legge di iniziativa popolare in materia• moratoria e ridiscussione delle grandi opere stradali in connessione con il forte rilancio del trasporto collettivo e della mobilità ciclabile e pedonale • stop definitivo a nuovi impianti a fune volti a sostenere lo sci da discesa e tutela della montagna• ridiscussione degli assetti aeroportuali e della gestione del traffico ad essi connesso• stop definitivo all’espansione degli allevamenti intensivi e programma per il loro superamento; incentivo alle filiere produttive bio e kmzero• approvazione delle proposte di legge di iniziativa popolare regionale in materia ambientale• per la coesione sociale e territoriale, contro ogni autonomia differenziata e la legge Calderoli e per sostenere il probabile referendum per abrogarla integralmente• contro il DDL “sicurezza”, la svolta repressiva e l’economia di guerra 𝗜𝗡𝗙𝗢 𝗟𝗢𝗚𝗜𝗦𝗧𝗜𝗖𝗛𝗘 DALLA STAZIONE: 10 minuti a piedi oppure prendere il bus 33, scendendo poi alla terza fermata a Porta LameDALL’AUTOSTRADA: prendere la tangenziale, uscita 5 LamePARCHEGGI: parcheggio a pagamento RIVA RENO | APCOA,Via Azzo Gardino, 61b, Via del Rondone, 2 per info scrivere a: recaemiliaromagna@gmail.com
TRASPORTO PUBBLICO PER TUTTE E TUTTI - NO AL RINCARO BIGLIETTI ASSEMBLEA CITTADINA SOTTO IL COMUNE! venerdì 14/2 ore 18, Piazza Maggiore sotto Palazzo D'Accursio AGGIORNAMENTI PER DOMANI! - In caso di pioggia l'assemblea si terrà sotto il porticato del Comune, sempre alle ore 18 Palazzo D'Accursio. Hanno aderito fino ad adesso: Comitato Besta, RECA Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna, Ecoresistenze, Cambiare Rotta, Potere al Popolo Bologna, USB, SGB, OSA - Opposizione Studentesca d'Alternativa, Rete dei Comunisti Bologna, Rifondazione Comunista Bologna, Giovani Comuniste/i Bologna, Sinistra Unita Bologna, PCI Bologna, comitato Bologna l’Aeroporto incompatibile, Citta Invisibili, Centro Sociale Culturale Villa Paradiso, Confederazione COBAS, Comitato No Palazzoni Due Madonne, Extinction Rebellion Bologna, Assemblea No Passante, circolo Granma ASSEMBLEA CITTADINA SOTTO IL COMUNE! venerdì 14/2 ore 18, Piazza Maggiore sotto Palazzo D'Accursio Biglietti Tper più cari del 53%, da 1,50€ a 2,30€, così il trasporto pubblico di Bologna diventerà il più caro d’Italia, sempre più al servizio dei turisti e non di chi in questa città ci vive, lavora, studia. Nell’annuncio di questa nuova mazzata sulle classi popolari, Lepore da una parte cerca di dare la colpa al Governo, dall’altra però elogia la misura per “rafforzare il Trasporto pubblico locale, visti anche i tagli e i mancati finanziamenti del Governo; creare il fondo per la riparazione e l’adattamento climatico; ridurre il numero delle auto dei non residenti in centro storico; aumentare il numero di abbonati al trasporto pubblico”. In primis, Tper è una società per azioni, partecipata pubblica dalla Regione Emilia-Romagna (46,13%), Comune di Bologna (30,11%) e Città Metropolitana di Bologna (18,79%), a cui la convenzione è stata prorogata fino al 2028 senza nessuna gara d’appalto, e che nell’ultimo bilancio del 2023 dichiarava ricavi per 228 milioni e utili per 3,3 milioni: un’azienda più che in salute, mentre i lavoratori di Tper faticano ad arrivare a fine mese con salari bassi e turni massacranti. L’aumento del biglietto è un modo del Comune di fare cassa, ma è chiara la malafede che questi fondi servano per “rafforzare il trasporto pubblico” o per incentivare gli abbonamenti, mentre bisognerebbe invece ridurne i prezzi per incentivarne l’uso, come stanno facendo tante città europee. Così come è paradossale che il fondo riparazione per l’emergenza climatica venga pagato da chi già usa il trasporto pubblico! La storia tra le amministrazioni PD e il trasporto pubblico è una storia di soldi pubblici sprecati e fallimenti, a partire dalla questione del Civis, passando dal People Mover, e arrivando a oggi. Fermiamo la speculazione sulle nostre vite, basta con le politiche che privatizzano i servizi pubblici per il profitto di pochi. Le lotte ambientaliste e le lotte sociali sono direttamente collegate, costruiamo un fronte comune per l’accessibilità al trasporto pubblico fra lavoratrici e lavoratori, sindacati, studenti, realtà ambientaliste e organizzazioni politiche. Ci vediamo in assemblea cittadina venerdì 14/2 alle 18 sotto il Comune di Bologna!
APPELLO ALLA MOBILITAZIONE REGIONALE PER FERMARE IL DDL SICUREZZA no ddl sicurezza bologna La larga partecipazione all’assemblea regionale del 1° febbraio ha fatto emergere in modo chiaro come il DDL sicurezza sia un pericolo immediato per tante realtà a livello territoriale e nazionale. Una manovra che criminalizza chi difende il diritto alla casa, reprime chi lotta per la giustizia climatica, soffoca le possibilità di mobilitazione nel mondo dell’università e della formazione, attacca quelle pratiche che portano a maggiori diritti nel mondo del lavoro come lo sciopero, colpisce i diritti umani delle persone migranti e marginalizzate, affossa interi comparti produttivi come quello della canapa, inserisce preoccupanti spazi di manovra per i servizi segreti dello Stato. Il DDL Sicurezza rappresenta plasticamente il disegno autoritario del governo Meloni e la deriva autoritaria che è in corso in Europa e a livello globale. Il disegno del Governo è chiaramente orientato a produrre una ulteriore accelerazione che punta a mettere in discussione il ruolo (costituzionalmente garantito) dei “Corpi intermedi”, delle associazioni, dei movimenti, riducendo la democrazia a plebiscito e portando ad esaurire nel solo momento del voto la possibilità di partecipazione alle scelte che riguardano la nostre vite e il nostro paese. In questo senso, si vede all’orizzonte un angosciante legame con la proposta di riforma costituzionale in chiave presidenzialista, l’attacco alla classica separazione dei poteri, alle testate giornalistiche indipendenti, alle ONG, al diritto di sciopero. Per questo motivo facciamo appello a tutte le forze politiche, sociali, sindacali e associative a mobilitarsi e costruire una grande manifestazione regionale sabato 22 febbraio a Bologna. Una manifestazione di massa, accessibile e plurale, che faccia emergere un nuovo fronte per la democrazia. Davanti ad un Governo che identifica arbitrariamente i propri interessi con quelli della nazione, aprendo uno scontro istituzionale sempre più aspro, dobbiamo costruire una larga mobilitazione che abbia la forza di dimostrare che nel paese esiste una maggioranza che non si arrende ai tentativi, sempre più transnazionali, di comprimere gli spazi di democrazia e dissenso. L’unica cosa che fino ad oggi ha impedito l’approvazione del DDL sicurezza è stata la mobilitazione diffusa e capillare nel paese. Insieme abbiamo la forza per respingere definitivamente questo disegno di legge e alimentare un orizzonte comune in cui dissenso e conflitto siano il sale della democrazia a venire e il motore con cui difendere e conquistare i diritti dei molti, contro gli interessi e i privilegi dei pochi. Con questo spirito ci vediamo sabato 22 febbraio alle 15 in Piazza XX Settembre a Bologna. Per entrare nella rete, rilanciare la manifestazione con appelli, contributi o riflessioni e per partecipare all’organizzazione della manifestazione scrivi a: retenoddlemiliaromagna@gmail.com
Il CESP - Centro studi per la scuola pubblica di Bologna e il DISCI - Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell'Università di Bologna organizzano il corso di formazione nazionale per il personale della scuola pubblica statale: Dimensione globale e transnazionale nella didattica della storia Venerdì 28 marzo 2025 ore 8.30 – 18.30 DISCI – Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà - Piazza San Giovanni in Monte 2, Bologna (in presenza) Link per iscriversi: https://forms.gle/wijLX4wejpmUQJHE7 Scarica la locandina e il modulo per richiedere il permesso L’attività di formazione si pone in continuità con il convegno sull’uso pubblico e politico della storia organizzato dal Cesp Bologna lo scorso 12 aprile presso l’istituto Belluzzi-Fioravanti. Rispetto a quella prima esperienza, pensata per proporre al personale scolastico una riflessione sulle fondamentali questioni della memoria e dell’uso pubblico della storia nel dibattito culturale e politico dell’intera Europa, l’intenzione è quella di puntare maggiormente l’attenzione sulla pratica didattica e di offrire uno spazio più ampio all’interazione tra i presenti e alla partecipazione attiva. Pertanto, dopo una parte introduttiva costituita di alcune relazioni che forniranno la cornice generale per le attività che si andranno a sviluppare, il resto del corso sarà dedicato ad attività laboratoriali i cui lavori verranno condivisi in una sessione plenaria conclusiva. PROGRAMMA: 8.30 Iscrizioni e registrazioni Introducono e coordinano Edoardo Recchi (CESP Bologna) e Vittorio Caporrella, Università di Bologna Politiche e didattica della storia nell’Europa orientale. Antonella Salomoni, Università di Bologna La storia globale oltre lo sguardo europeo. Connessioni transnazionali e spazi imperiali. Paolo Capuzzo, Università di Bologna Cancel culture: minaccia per le discipline storico-umanistiche o panico morale costruito? Emilio Zucchetti, Royal Holloway, University of London h. 11.15 – 11.30 Pausa caffè 11.30-13.30 Laboratori e gruppi di lavoro (prima sessione) Pausa pranzo 15.00-17-00 Laboratori e gruppi di lavoro (seconda sessione) 17.00-18.30 Restituzione e condivisione dei lavori in plenaria I laboratori avranno una durata di due ore e saranno ripetuti nel pomeriggio; ogni iscrittə al convegno quindi potrà partecipare a due di essi, uno nella prima sessione e uno nella seconda. Ulteriori indicazioni saranno fornite nei prossimi giorni sul sito. Titoli dei laboratori Programmazione e dimensione globale dei fenomeni storici, coordinano Rosario La Terra Bellina e Jacopo Frey Il 1980 a Bologna tra storia e memoria: persone, luoghi, fonti, coordina Valentina Millozzi Manuali di storia dal mondo: come si studia la storia negli altri paesi, coordinano Vittorio Caporrella, Silvia Di Fresco e Francesco Di Sirio Didattica della storia tra primaria e secondaria di primo grado: l’uso delle fonti, coordinano Gianluca Gabrielli e Edoardo Recchi Storia e odonomastica, coordinano Chiara Buonfiglioli, Olga Massari e Silvia Casali Come affrontare a scuola il XX secolo coordinano Monica Rook, Andrea Burzi e David Mugnai del Gruppo di lavoro “Insegnare900” dell’ISTR Per il programma e info in aggiornamento visita il sito www.cespbo.it IL CESP è ente accreditato/qualificato per la formazione del personale della scuola (Decreto Min. 25/07/06 prot.869, circ. MIUR prot. 406 del 21/2/06 - Direttiva 170/2016-MIUR). La partecipazione ai convegni e seminari CESP dà diritto, ai sensi dell’art. 36 del CCNL 2019/2021 (che sostituisce gli articoli 63 e 64 del CCNL 2006/2009), all’ESONERO DAL SERVIZIO. L'iscrizione è gratuita e al termine del corso verrà consegnato un attestato di partecipazione. Per info info@cespbo.it
Usciamo dalla camera a gas! 𝐑𝐢𝐠𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐠𝐚𝐬𝐝𝐨𝐭𝐭𝐢, 𝐭𝐫𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐞, 𝐂𝐂𝐒, 𝐝𝐞𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢 𝐆𝐍𝐋 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐝𝐮𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐀𝐍𝐈𝐅𝐄𝐒𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎 𝐈𝐋 𝐅𝐎𝐒𝐒𝐈𝐋𝐄 𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐀 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐓𝐈𝐙𝐈𝐀 𝐂𝐋𝐈𝐌𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀 Conflitti, migrazioni climatiche, crisi alimentari, eventi estremi, impoverimento, danni per la salute, sconvolgimenti sociali:queste sono le conseguenze di una corsa sfrenata allo sfruttamento delle risorse della terra, per il profitto di pochi a discapito della maggior parte dei suoi abitanti. Che il sistema fossile sia il maggior responsabile della catastrofe climatica è ormai da tempo una certezza scientifica e il calo dei consumi di gas è una certezza statistica oggettiva, eppure si moltiplicano indisturbati i progetti di aumento delle infrastrutture destinate al trasporto, stoccaggio e rigassificazione del metano, che le multinazionali esportano sempre più, garantendosi enormi extraprofitti. La nave rigassifricatrice BW Singapore, appena approdata a Ravenna per volere dei colossi industriali ma con l’appoggio incondizionato del potere istituzionale, è l’emblema di ciò che si glorifica ogni due anni ad aprile nella convention OMC. Il gasdotto Linea Adriatica, che sta distruggendo un’ampia porzione di Appennino e delle nostre campagne e a cui i territori oppongono strenua resistenza da anni, i progetti legati al gas come già realizzati a Piombino, previsti in Liguria, in Sardegna, in Calabria e molto probabilmente in tanti altri siti, anche grazie ai sussidi ambientalmente dannosi, il ritorno alla follia nucleare sono ciò di cui il nostro paese non ha bisogno. 𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐮𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢: impegni precisi sui tempi di dismissione dei rigassificatori e delle strutture fossili; monitoraggi continui e indipendenti sulla qualità dell’aria, degli ambienti marini, dell’assetto idrogeologico, sulla salute; un taglio netto ai più di 20 miliardi di sussidi alle fonti fossili utilizzandoli per le fonti sostenibili e rinnovabili, nell’ottica di trasferire l’energia dall’ambito dei profitti a quello dei beni comuni. 𝐁𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐮𝐛𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞, 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢, 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐚𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐢𝐥𝐞 (𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐝 𝐞𝐬. 𝐄𝐧𝐢 𝐞 𝐒𝐧𝐚𝐦)! Info: fuoridalfossile.coordravenna@gmail.com Tutti sono poi visibili sul canale youtube https://www.youtube.com/@nadiadarco7336/streams 7 APRILE ORE 17,00 Argomento: GASDOTTO CO2 FERRARA – RAVENNA PER IL CCS A RAVENNA Ora: 7 apr 2025 05:00 PM Roma Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/86534476822?pwd=VacRWTk7Jwx3tLMPcvz8lpYiJtcVwj.1 ID riunione: 865 3447 6822 Codice d’accesso: 463417 8 APRILE 20,30 Argomento: RAVENNA - NON CI SONO I SOLDI: QUANTO COSTA LA TRANSIZIONE E QUANTO COSTA NON FARLA.... Ora: 8 apr 2025 08:30 PM Roma Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/89475105853?pwd=b9xks2bPpGacvxXEXa3pV6XKCYVM56.1 ID riunione: 894 7510 5853 Codice d’accesso: 492583 11 APRILE 20,30 Argomento: RAVENNA RAPPORTO TRA I FOSSILI E LE GUERRE Ora: 11 apr 2025 08:30 PM Roma Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/88609610812?pwd=zeni6LeIr5elfeRVlgC68XLIX3B8Rw.1 ID riunione: 886 0961 0812 Codice d’accesso: 826374 14 APRILE 20,30 Argomento: RAVENNA LE RINNOVABILI DELLA DISCORDIA Ora: 14 apr 2025 08:00 PM Roma Entra nella riunione in Zoom https://us02web.zoom.us/j/88256705212?pwd=do52hTsdoQIeoMOXrZ1npWcSsvOcIW.1 ID riunione: 882 5670 5212 Codice d’accesso: 989306
Leggi anche qui 7 maggio. Sciopero contro le prove Invalsi e le Nuove Indicazioni Presidio a Bologna in Piazza San Francesco, a partire dalle ore 9.30 con docenti, genitori, bimbe e bimbi.
Per ragioni organizzative vi chiediamo di dare una risposta a questo link MODULO PARTECIPAZIONE