IL CONSIGLIO DI STATO SOSPENDE IL PARERE SULLE INDICAZIONI

IL CONSIGLIO DI STATO SOSPENDE IL PARERE SULLE INDICAZIONI

Il Consiglio di Stato “sospende l’espressione del parere”.

Così si chiudono le 16 pagine di commento dell’organo dello Stato sulle nuove Indicazioni di Valditara e sui documenti di accompagnamento, rese pubbliche il 17 settembre 2025.

I rilievi avanzati sono numerosi, parte di forma e parte di sostanza.

Possiamo affermare senza dubbio che molte delle critiche emerse nei mesi scorsi dalle scuole, dalle università e dalle associazioni culturali come la nostra, riemergono rafforzate in questa presa di posizione autorevole.

In sintesi il Consiglio di Stato ritiene insufficienti numerosi passaggi delle analisi e relazioni di accompagnamento del testo (“incompleta e inadeguata” una parte, “inadeguata” un’altra, “lacune” qui, “non sono […] analizzati […] i fattori” lì, “appare, di per sé, poco chiaro” questo, “non trovano un puntuale riscontro” a quello…).

Inoltre il Consiglio di Stato riscontra la mancata risposta del Ministero alle criticità rilevate dal CSPI sulle discipline di Storia e Latino, che sono state semplicemente riproposte tali e quali.

A queste critiche se ne aggiungono numerose altre relative alla correttezza amministrativa e linguistica (dimenticanze, refusi, ecc.) tra le quali svetta per inconscia sincerità il riferimento ai soli “cittadini” a pagina 12 delle Indicazioni, che giustamente il Consiglio di Stato chiede di modificare con il lemma “tutti” per renderla coerente con l’art. 34, primo comma, della Costituzione (‘La scuola è aperta a tutti’” e non ai soli “cittadini”).

Ovviamente il Consiglio di Stato analizza il testo e le relazioni sulla base della correttezza costituzionale, amministrativa e finanziaria, svelando la scarsa qualità di questo prodotto.

Per quanto riguarda i contenuti pedagogici e disciplinari siamo noi – insegnanti, università, associazioni, genitori, studenti – a dover fare sentire la nostra voce. E dobbiamo farlo ora, dando continuità al grande dibattito che, dal basso, si è aperto con l’uscita in marzo di queste nuove Indicazioni.

Questo è il momento per non tacere, per riprendere la parola sulla scuola che vogliamo darci nel presente e nel futuro.

Per condividere questo articolo:

Share this content: