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I COBAS chiedono che le convocazioni per le supplenze annuali avvengano in presenza e in sicurezza.

Da marzo 2020 la scuola è stata messa a dura prova dalla pandemia e con essa studenti e insegnanti. I docenti precari all’inizio di ogni anno scolastico hanno sempre ricevuto le nomine per l’assegnazione delle cattedre di supplenza al 30/06 o al 31/08, in presenza, modalità che garantisce trasparenza e semplicità di scelta e di attribuzione. All’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 appena trascorso, invece, in moltissime province le convocazioni per le supplenze da GPS sono avvenute da remoto, spesso attraverso un sistema di piattaforme digitali, che ha prodotto esperienze estremamente diversificate nel territorio nazionale dando vita a disparità di trattamento anche in province vicine. Un meccanismo penalizzante che ha creato in tutti i casi innumerevoli problemi, limitando fortemente la possibilità di scelta dei docenti precari e non fornendo garanzie di trasparenza.Per questo nuovo anno scolastico il MIUR sta predisponendo una piattaforma unica a livello nazionale che dovrebbe assegnare le supplenze automaticamente con un algoritmo.Nessun algoritmo può garantire la trasparenza necessaria né una scelta adeguata in situazioni di assegnazione che si modificano di momento in momento. I docenti precari italiani sono già abbastanza sfruttati, non aggiungiamo una modalità di assegnazione degli incarichi che, oltre a presentare profili di illegittimità, li penalizzerà ulteriormente e che rischia molto concretamente di diventare strutturale ben oltre la pandemia.Pertanto, chiediamo che le convocazioni per l’assegnazione delle supplenze da GPS avvengano in presenza ed in sicurezza, come in presenza ed in sicurezza vogliamo la nostra scuola.Esecutivo nazionale COBAS – Comitati di Base della Scuola


Per questo nuovo anno scolastico il MIUR vorrebbe usare la piattaforma nazionale Polis (istanze on line) per assegnare le supplenze annuali con un algoritmo “al buio” (senza circolare che detta le regole, senza sapere le disponibilità, senza conoscere la propria posizione in graduatoria dopo le rettifiche). I COBAS chiedono che le convocazioni per le supplenze annuali avvengano in presenza e in sicurezza.

Sottoscrivi la petizione: http://chng.it/bpYNDBwK Condividi il post: https://www.facebook.com/1421195998191600/posts/2785618495082670/?d=n Partecipa alle assemblee: mercoledì 4.08 ore 11, giovedì 5 agosto ore 17, venerdì 6 agosto ore 21. Sarà presente l’avv. Nobile dell’ufficio legale nazionale

video https://www.facebook.com/cobasscuola/videos/349573979999021

I Cobas chiedono che le convocazioni da GPS per l’assegnazione di incarichi di supplenza annuale avvengano in presenza

La scuola da marzo 2020 è stata messa a dura prova dalla pandemia e con essa studenti e insegnanti. I docenti precari all’inizio di ogni anno scolastico hanno sempre ricevuto le nomine per l’assegnazione delle cattedre di supplenza al 30/06 o al 31/8, in presenza, modalità che garantiva trasparenza e semplicità di scelta e di attribuzione.

All’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 appena trascorso, invece, in moltissime province le convocazioni per le supplenze da GPS sono avvenute da remoto, spesso attraverso un sistema di piattaforme digitali che ha prodotto esperienze estremamente diversificate nel territorio nazionale dando vita a disparità di trattamento anche in province vicine.

Un meccanismo comunque penalizzante che ha creato innumerevoli problemi in ogni caso, limitando fortemente la possibilità di scelta dei docenti precari e non fornendo garanzie di trasparenza.

Per questo nuovo anno scolastico il MIUR sta predisponendo una piattaforma unica a livello nazionale che dovrebbe assegnare le supplenze automaticamente con un algoritmo.

Nessun algoritmo può garantire la trasparenza necessaria né una scelta adeguata in situazioni di assegnazione che si modificano di momento in momento.

Le/i docenti precari italiani sono già abbastanza sfruttati, non aggiungiamo una modalità di assegnazione degli incarichi che, oltre a presentare profili di illegittimità, li penalizzerà ulteriormente e che rischia molto concretamente di diventare strutturale ben oltre la pandemia.

Pertanto, chiediamo che le convocazioni per l’assegnazione delle supplenze da GPS avvengano in presenza ed in sicurezza, come in presenza ed in sicurezza vogliamo la nostra scuola.

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Assemblea dei precari e delle precarie della scuola Giovedì 15 luglio alle ore 11.00 n videoconferenza

I Cobas – Comitati di base della scuola di Bologna organizzano un’assemblea per fare il punto della situazione sulle novità legate alle assunzioni a tempo indeterminato, anche in relazione agli emendamenti all’art. 59 del cosiddetto decreto sostegni bis in fase di approvazione, e sulle modalità di convocazione da GPS previste per l’assegnazione degli incarichi a tempo determinato dell’anno scolastico 2021-2022. Su quest’ultimo punto, in particolare, proporremo alcune possibili iniziative da mettere in atto a livello locale e nazionale per chiedere convocazioni in presenza e quindi provare a contrastare l’intenzione che il MI sembra avere anche quest’anno di assegnare gli incarichi da remoto, con tutti i problemi, le limitazioni e la scarsa trasparenza legati a questa modalità.  

L’assemblea si terrà in videoconferenza giovedì 15 luglio alle ore 11.00.

Per ricevere il link alla stanza virtuale e quindi partecipare all’assemblea è necessario compilare questo semplice modulo https://forms.gle/XoZvpQJkffYe8XFJ9 entro mercoledì 14 luglio alle ore 20. Il link sarà fornito un’ora prima dell’inizio dell’assemblea.  
Cobas – Comitati di base della scuola di Bologna

I Cobas dicono basta! I precari e le precarie della scuola con almeno tre anni di servizio devono essere assunti tutti/e

Il piano di assunzioni previsto per il prossimo settembre dall’articolo 59 del Decreto sostegni bis risulta del tutto insufficiente rispetto alle reali esigenze della scuola italiana e rappresenta l’ennesimo inaccettabile sfregio compiuto ai danni delle precarie e dei precari che da anni ne consentono il regolare funzionamento. Ancora una volta si è deciso di (provare a) coprire solo una piccola parte dei più di 250.000 posti realmente disponibili; ancora una volta si è deciso di conservare l’insensata distinzione tra organico di diritto e organico di fatto, senza peraltro prevedere quantomeno l’assunzione a tempo indeterminato su tutte le oltre 100.000 cattedre che attualmente compongono il primo; ancora una volta si è deciso di adottare un provvedimento incompleto, parziale ed estemporaneo, come se il precariato non fosse un elemento strutturale del nostro sistema scolastico e non richiedesse un intervento valido anche per gli anni a venire.

Se, da un lato, si può giudicare in modo positivo la decisione di allargare agli “idonei” le assunzioni dal concorso straordinario, dall’altro, non si può non vedere come l’elevatissimo e incomprensibile numero di insegnanti che non hanno superato le prove ne limiterà quasi completamente l’effetto; se si può certamente apprezzare la scelta di utilizzare anche le GPS per le assunzioni a tempo indeterminato, non si può non dire che circoscrivere questa possibilità ai soli abilitati e agli specializzati su sostegno della prima fascia con tre anni di servizio significa ostinarsi a ignorare lo sfruttamento che ogni anno si ripete ai danni dei precari e delle precarie della scuola. Uno sfruttamento di fronte al quale non si può che dire BASTA! I precari e le precarie della scuola con tre anni di servizio alle spalle devono essere assunti/e tutti/e! A settembre e negli anni a venire!

 Inoltre, il Decreto sostegni bis interviene sui concorsi ordinari in itinere e quelli futuri, inserendo una norma palesemente incostituzionale che rende impossibile a coloro che partecipano ad un concorso ordinario e non superano una delle prove d’esame, di ripresentarsi al concorso ordinario successivo. Per questi motivi e per intervenire in modo serio, equo e davvero efficace sulla questione i COBAS chiedono a gran voce di:

 –          assumere a tempo indeterminato TUTTI i/le docenti presenti nella prima fascia delle GPS, su posto comune e su sostegno, tramite il normale anno di formazione e prova e senza prevedere nessuna prova disciplinare al termine dello stesso. Si tratta di docenti già abilitati e/o specializzati: prevedere per loro il requisito dei tre anni di servizio e una prova finale non ha davvero nessun senso;

–          assumere a tempo indeterminato TUTTI i precari e le precarie CON ALMENO TRE ANNI DI SERVIZIO presenti nella seconda fascia delle GPS, su posto comune e su sostegno, e destinare a questi docenti la prova al termine del percorso (meglio se di carattere didattico-metodologico piuttosto che disciplinare) prevista nella versione attuale del Decreto per la prima fascia o, come sarebbe preferibile, un percorso di formazione, su materia o su sostegno, da svolgersi durante l’anno di prova;

–          eliminare la norma incostituzionale del Decreto sostegni bis che vieta a coloro che partecipano alla selezione da concorsi ordinari di ripresentarsi al concorso successivo;

–          riorganizzare un sistema di reclutamento basato sul meccanismo del doppio canale, che permetta di effettuare ogni anno il 50% delle assunzioni tramite concorsi ordinari e il restante 50% tramite concorsi per soli titoli e servizi (a questo scopo, una volta corretti i punteggi, potrebbero essere tranquillamente utilizzate le GPS, basta togliere la “S” alla sigla). Un sistema che permetta di superare definitivamente la retorica del merito e la politica dell’emergenza e che sia in grado di riconoscere strutturalmente, da un lato la possibilità di entrare subito nella scuola in modo stabile a chi, magari appena laureato/a, vi si avvicina per la prima volta, dall’altro il diritto all’assunzione a tempo indeterminato, una volta raggiunti i tre anni scolastici di servizio, a chi della scuola garantisce il funzionamento ogni anno con il suo lavoro da precario/a.

Esecutivo Nazionale COBAS – Comitati di Base della Scuola

Scarica il volantino

I precari della scuola e l’importanza del “doppio canale” – Registrazione del Convegno del 4 dicembre 2020

Questo convegno nasce da una constatazione apparentemente banale: se è vero che il precariato nella scuola è un elemento strutturale del reclutamento degli insegnanti, allora è necessario prevedere un sistema di reclutamento degli insegnanti che tenga conto del precariato in modo strutturale. 

Per questo motivo riteniamo che sia necessario ripristinare il “doppio canale”, l’unico sistema in grado di garantire sia la possibilità di entrare subito nella scuola in modo stabile a chi, magari appena laureato, vi si avvicina per la prima volta, sia il diritto all’assunzione a tempo indeterminato di chi nella scuola lavora già da anni e ne permette il funzionamento con il suo lavoro da precario. 

Per raggiungere tale obiettivo crediamo si debba uscire dalla falsa retorica del merito e dalla logica delle soluzioni parziali ed emergenziali che hanno caratterizzato gli ultimi anni. 

Questo convegno, pertanto, vuole essere un momento di riflessione e di dibattito che, partendo da uno sguardo sulle principali tappe del precariato nella storia della scuola italiana e, passando attraverso l’analisi degli scenari futuri più probabili, possa offrire un’occasione di confronto alle diverse tipologie di precari attualmente in servizio, per provare a condividere le esperienze e le specificità di ognuna e a ricomporre le fila di un discorso che spesso risulta frammentato. 

VENERDÌ 4 DICEMBRE 2020  Programma

Tra i relatori e le relatrici: docenti del Cesp, dei Cobas e di alcuni comitati e coordinamenti di precari protagonisti delle recenti lotte per la stabilizzazione.

I precari della scuola e l’importanza del “doppio canale”

Convegno Nazionale di Formazione

Evento facebook COBAS Scuola

Questo convegno nasce da una constatazione apparentemente banale: se è vero che il precariato nella scuola è un elemento strutturale del reclutamento degli insegnanti, allora è necessario prevedere un sistema di reclutamento degli insegnanti che tenga conto del precariato in modo strutturale. Per questo motivo riteniamo che sia necessario ripristinare il “doppio canale”, l’unico sistema in grado di garantire sia la possibilità di entrare subito nella scuola in modo stabile a chi, magari appena laureato, vi si avvicina per la prima volta, sia il diritto all’assunzione a tempo indeterminato di chi nella scuola lavora già da anni e ne permette il funzionamento con il suo lavoro da precario. Per raggiungere tale obiettivo crediamo si debba uscire dalla falsa retorica del merito e dalla logica delle soluzioni parziali ed emergenziali che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Questo convegno, pertanto, vuole essere un momento di riflessione e di dibattito che, partendo da uno sguardo sulle principali tappe del precariato nella storia della scuola italiana e, passando attraverso l’analisi degli scenari futuri più probabili, possa offrire un’occasione di confronto alle diverse tipologie di precari attualmente in servizio, per provare a condividere le esperienze e le specificità di ognuna e a ricomporre le fila di un discorso che spesso risulta frammentato.

Tra i relatori e le relatrici: docenti del Cesp, dei Cobas e di alcuni comitati e coordinamenti di precari protagonisti delle recenti lotte per la stabilizzazione.

Iscrizioni: MODULO ON LINE https://forms.gle/VZeYhKSRF2UgruHm8

oppure inviare il modulo in allegato a cespbo@gmail.com

L’iscrizione è gratuita e al termine del corso verrà inviato tramite email un attestato di partecipazione.

IL CESP è ente accreditato/qualificato per la formazione del personale della scuola (Decreto Min. 25/07/06 prot.869, circ. MIUR prot. 406 del 21/2/06 – Direttiva 170/2016-MIUR). Ricordiamo che, ai sensi degli articoli 63 e 64 del CCNL 2006/2009 (tuttora vigenti), l’esonero dal servizio per consentire la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per tutto il personale senza alcuna distinzione tra docenti assunti a tempo determinato o indeterminato.

“Gli insegnanti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigente nei diversi gradi scolastici”. (Art.64 c.5 del CCNL 2006/2009)
 
MODULO DI ISCRIZIONE ONLINE

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