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8 marzo: SOSTENIAMO LO SCIOPERO FEMMINISTA E TRANSFEMMINISTA 

  • contro ogni discriminazione e violenza di genere, contro  l’omolesbobitransfobia, per una scuola sicura per chi ci lavora (in particolare donne e soggettività LGBTQI+) e per chi ci studia, per il diritto ad un ambiente accogliente con educazione di genere, all’affettività, alla sessualità; contro le ingerenze esterne e i condizionamenti da parte di organizzazioni fondamentaliste e clerico- fasciste; 
  • per la difesa della Legge 194 e del diritto all’autodeterminazione, della rete nazionale dei consultori pubblici e privi di obiettori; 
  • contro la retorica dell’insegnamento come lavoro di cura e occupazione contigua al lavoro domestico-familiare e, per questo, scarsamente retribuita; contro ogni ingerenza del privato nella scuola pubblica statale che deve essere laica e gratuita per tutt*; 
  • contro l’uso sistemico del precariato che tiene in piedi la scuola italiana in una logica di sfruttamento che colpisce soprattutto la componente femminile; contro la divisione sessuale del lavoro nel lavoro produttivo e riproduttivo; per la difesa e il potenziamento delle case rifugio, dei centri antiviolenza e l’adozione di misure di fuoriuscita dalla violenza; 
  • contro la violenza economica, la disparità salariale, i part time involontari e i licenziamenti; contro ogni forma di discriminazione, molestia e ricatto sessuale nell’accesso e sui luoghi di lavoro; 
  • contro lo smantellamento e la privatizzazione dello Stato Sociale e le politiche familiste del governo, per la redistribuzione della ricchezza, la giustizia sociale e ambientale; 
  • per aumenti salariali che garantiscano il recupero del potere d’acquisto sulla base dell’inflazione reale a fronte del forte aumento dei costi energetici e del carovita; 
  • per il diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili, al reddito, al salario minimo per legge, alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, alla casa, all’educazione scolastica, alla sanità e ai trasporti pubblici; contro l’abolizione del Reddito di Cittadinanza come misura di contrasto alla povertà, anche lavorativa; 
  • per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; 
  • contro il progetto di autonomia differenziata che aumenta e cristallizza le disuguaglianze territoriali; 
  • contro il genocidio del popolo palestinese da parte di Israele e per un cessate il fuoco immediato e permanente; 
  • contro le spese militari, la militarizzazione della società e della scuola; per la difesa del diritto di sciopero. 

INVITIAMO TUTT* ALLA MANIFESTAZIONE E ALLE ALTRE INIZIATIVE PREVISTE NELLA GIORNATA

8 marzo: SOSTENIAMO LO SCIOPERO FEMMINISTA E TRANSFEMMINISTA 

volantino 8 marzo - 9

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Generi Plurali: un convegno del CESP pieno di entusiasmo e riscontri positivi

Ieri 22 febbraio 2024, presso l’istituto Belluzzi-Fioravanti di Bologna, si è tenuto il convegno nazionale CESP di formazione per il personale scolastico Generi plurali: educare alla sessualità e all’affettività a scuola, che ha visto la partecipazione di 250 persone, 190 delle quali si sono trattenute anche per i laboratori pomeridiani.

CONVEGNO CESP GENERI PLURALI

Oltre alla ovvia soddisfazione per i numeri raggiunti, che costituiscono la risposta più chiara ed efficace agli attacchi che Pro Vita & C. hanno voluto per l’ennesima volta riservarci nelle settimane immediatamente precedenti il convegno, vogliamo condividere la gioia per una giornata perfettamente riuscita da tutti i punti di vista, per i sorrisi di docenti, educatori/rici, studenti, attivistǝ, per i tanti riscontri positivi che a voce o per iscritto ci sono pervenuti. 

Non è stato semplice gestire poco meno del doppio delle presenze che mediamente registriamo alle nostre iniziative, ma grazie all’impegno collettivo ce l’abbiamo fatta. Ci fa particolarmente piacere aver raggiunto l’obiettivo di garantire la partecipazione ai laboratori pomeridiani a tuttǝ coloro che ne avevano fatto richiesta. Per farlo abbiamo dovuto organizzare e aggiungere in corsa (nelle ultime due settimane) due laboratori in più rispetto ai quattro che avevamo inizialmente previsto: fondamentale, a questo proposito, anche la disponibilità delle compagnǝ di NUDM a sdoppiare il proprio (occupandosi in pratica di due laboratori invece di uno). 

Qui trovate il programma del convegno.

Qui un esempio degli attacchi di Pro Vita e qui la risposta del Cesp 

Alcune foto.

Generi plurali - 1

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Di seguito un articolo uscito oggi sul Manifesto

Generi plurali: un convegno dei Cobas scuola per educare alla sessualità e all’affettività 

– Giuditta Pellegrini, 23.02.2024 

Educazione 

È uno dei primi tentativi concreti di proporre al personale scolastico uno spazio di elaborazione comune nel contrasto al fenomeno della violenza maschile sulle donne e di genere quello del convegno nazionale Generi plurali: educare alla sessualità e all’affettività a scuola che si è tenuto ieri a Bologna presso l’istituto Belluzzi- Fioravanti.

Come ha riferito il gruppo organizzatore del CESP, il Centro studi accreditato per la formazione presso il Ministero dell’istruzione e nato all’interno di Cobas scuola, l’incontro nasce dalla necessità di affrontare l’educazione all’affettività e alla sessualità in maniera plurale, senza appiattire la complessità che caratterizza naturalmente l’ambiente scolastico, a partire dalle istanze delle realtà che da tempo si occupano di questi temi.

Quelle che l’attuale ministro dell’Istruzione Valditara non ha chiamato in causa al momento di redigere il progetto Educazione alle relazioni, di cui mettono in risalto i punti critici.

Per esempio l’affidamento della formazione agli insegnanti a personale non qualificato sulla specificità del problema, come i Centri Anti Violenza, che lavorano sul campo quotidianamente, consapevoli di come esso vada inserito in un contesto culturale ampio di cui bisogna scardinare gli stereotipi. Su questi ha lavorato anche la rete Educare alle differenze, redigendo un manuale pratico dal titolo “che fare” scaricabile dal sito.

“La violenza assume diverse forme, a volte la chiamiamo bullismo, cyberbullismo, stalking, revenge porn, diffusione di video e foto senza consenso. Le iniziative che la scuola assume per contrastarla non tengono mai conto della prospettiva di genere. Il bullismo esercitato su un ragazzo che indossa una felpa rosa, su una ragazza che ti ha lasciato, su una persona transessuale ha connotazioni diverse delle quali bisogna tener conto per essere efficaci nell’intervenire, seppure tutte abbiano la stessa radice nel sistema patriarcale. Perché la violenza non è fine a se stessa, ma impone una norma sociale che punisce chiunque se ne ponga al di fuori”.

Lo ha spiegato Teresa Rossano, insegnante del Cesp di Bologna e fra le organizzatrici del convegno, mettendo in luce l’inefficacia di parlare di relazioni con gli adolescenti senza considerare la sessualità o la scoperta di se attraverso il corpo, che nelle linee guida del progetto governativo sono omesse già a partire dal nome.

È da questo punto che si è espresso anche il Movimento Identità Trans attraverso la voce di Mazen Masoud, che ha ricordato la necessità del diritto di riconoscere l’identità delle persone trans e non binarie all’interno dell’istituzione scolastica, in parte assolta dall‘introduzione delle carriere Alias, pur con dei limiti, e del sostegno del corpo insegnante laddove spesso manca quello famigliare. “L’inclusione non è qualcosa che si aspetta, ma qualcosa che viene raggiunta con la lotta”, ha ricordato Masoud.

A contestare gli aspetti del piano Valditara è anche il movimento transfemminista Non Una Di Meno, presente al tavolo del convegno, che nel suo intervento ha denunciato la pericolosità di linee guida che puntano a impaurire sulle conseguenze di atti impropri e non a portare consapevolezza di un senso di giustizia più profondo e sul consenso.

“Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin molte persone si sono appellate alla scuola come luogo per una sana educazione sessuo-affettiva, ma da allora poco è cambiato” hanno evidenziato le attiviste, elencando i punti che saranno parte delle rivendicazioni dello sciopero indetto per l’8 marzo: un’educazione che riconosca i desideri senza stigma o tabù, non soggetta alla privatizzazione che crea divario tra le classi, che dia spazio anche alle persone trans e alle libere soggettività con carriere alias di difficile attivazione e che superi la precarizzazione del personale.

“I nostri silenzi non ci hanno mai salvato” hanno concluso le attiviste citando la poetessa afroamericana Audre Lorde, alludendo all’attacco che il tavolo ha ricevuto da parte delle associazioni provita negli scorsi giorni: “non staremo zitte proprio ora”.

 © 2024 il manifesto

(aggiornato) Convegno Generi plurali educare alla sessualità e all’affettività a scuola

Come CESP pubblichiamo il programma aggiornato del convegno docenti dedicati ai temi di educazione alla sessualità e all’affettività.

PROGRAMMA

8.30- 9.00 Iscrizioni e registrazione

  • Introduce e coordina Valentina Millozzi, CESP Bologna
  • Teresa Rossano, CESP BolognaEducare all’affettività e alla sessualità: quali proposte dalla scuola che Resiste?
  •   Giulia Selmi, Educare alle differenzeLe linee guida che non guidano: le attività istituzionali per il contrasto alla violenza di genere a scuola.
  • Davide Zotti, CESP TriesteGenere e stress lavoro-correlato.

10.50-11.10 Pausa caffè 

  • Mazen Masoud, MITMovimento Identità Trans APS Scuola e società fra diritti e barriere: studenti LGBTQIA+ e prospettive per le persone trans e non binarie.
  • Non Una Di Meno Bologna Per un’educazione transfemminista: saperi e pratiche per trasformare la scuola.

dalle 13 Pranzo a buffet 

14.00-15.30 Laboratori didattici (sessioni parallele)

  1. Corpi indisciplinati – Scuola dell’infanzia e primaria.
  2. Il maschile da riscrivere – Tutti gli ordini di scuola.
  3. Carriera Alias e dintorni – Tutti gli ordini di scuola.
  4. Educare al Consenso – Tutti gli ordini di scuola.
  5. Persone LGBTQIA+ a scuola: analisi di casi – Tutti gli ordini di scuola. 

15.30 – 16.30     Restituzione e confronto in plenaria 

Il CESP è Ente Accreditato/Qualificato per la formazione del personale della scuola. (Decreto Min. 25/07/06 prot.869, circ. MIUR prot. 406 del 21/2/06 – Direttiva 170/2016-MIUR). 

La partecipazione ai convegni e seminari CESP è gratuita e dà diritto, ai sensi dell’art. 36 del CCNL 2019/2021 (che sostituisce gli articoli 63 e 64 del CCNL 2006/2009), all’ESONERO DAL SERVIZIO.

Descrizione dei laboratori pomeridiani per educare alla sessualità e all’affettività

In sessioni parallele, attivabili a fronte di un numero minimo di iscritte/i .

  1. Corpi indisciplinati. Educazione alla sessualità, desiderio, anatomie affettive: pratiche e approcci per un’educazione alla sessualità e all’affettività.  A cura di Samanta Picciaiola, insegnante femminista e formatrice.

Scuola dell’infanzia e primaria

  1.  Il maschile da riscrivere. Un laboratorio pratico per lavorare sulla decostruzione degli stereotipi e riflettere sui nuovi orizzonti delle identità maschili. Come contaminare nella vita di tutti i giorni, quindi anche a scuola, i modelli che abbiamo introiettato con parole, storie, corpi, narrazioni altre, in apertura e nella valorizzazione della pluralità delle soggettività. A cura di Maschile Plurale.

Tutti gli ordini di scuola

  1. Carriera Alias e dintorni: pratiche di autodeterminazione di genere tra politiche e percorsi scolastici. Il laboratorio presenta un quadro dei possibili percorsi di autodeterminazione di genere come le carriere alias. Uno sguardo trasversale tra politiche normative, aspetti critici e prospettive nel contesto politico attuale con particolare riferimento alla scuola. A cura di Roberta Parigiani Movimento Identità Trans e Teresa Rossano Centro Studi per la Scuola Pubblica.

Tutti gli ordini di scuola

  1. Educare al Consenso. Il consenso come centro delle relazioni nelle interazioni sociali e scolastiche. Il laboratorio promuove pratiche di condivisione e di ascolto per costruire una cultura del consenso e contrastare la prevaricazione e la violenza di genere. A cura di Non Una Di Meno Bologna. 

Tutti gli ordini di scuola

  1. Persone LGBTQIA+ a scuola: analisi di casi 

Nel corso del laboratorio, a partire dall’analisi di alcuni casi, ci si confronterà sulle strategie educative da adottare nel contesto scolastico per promuovere la visibilità di studenti e di tematiche LGBTQIA+ . Si discuterà, inoltre, di strategie utili ad affrontare situazioni di omolesbobitransfobia che potrebbero verificarsi a scuola. A cura di Davide Zotti CESP Trieste e Valentina Millozzi CESP Bologna. 

 Tutti gli ordini di scuola. 

link per l'iscrizione al convegnoGENERI PLURALI EDUCARE ALLA SESSUALITÀ E ALL’AFFETTIVITÀ A SCUOLA
Giovedì 22 febbraio 2024 ore 8.30 – 16.30 (in presenza) IIS Belluzzi – Fioravanti Via Giovanni Domenico Cassini, 3, Bologna Piattaforma SOFIA: ID – 134490. Link per iscriversi: https://forms.gle/pFZBUdVKsGhewvCy9

Generi plurali EDUCARE ALLA SESSUALITÀ E ALL’AFFETTIVITÀ A SCUOLA, 22 febbraio a Bologna

Corso di Formazione Nazionale per il personale della scuola pubblica statale su generi plurali educare alla sessualità e all’affettività a scuola, 22 febbraio 2024.

Giovedì 22 febbraio 2024 ore 8.30 – 16.30 (in presenza)

Link per iscriversi: https://forms.gle/pFZBUdVKsGhewvCy9

 8.30- 9.00 Iscrizioni e registrazione

  • Introduce e coordina Valentina Millozzi, CESP Bologna
  • Teresa Rossano, CESP Bologna
  • Educare all’affettività e alla sessualità: quali proposte dalla scuola che Resiste?
  •   Giulia Selmi, Educare alle differenze
  • Le linee guida che non guidano: le attività istituzionali per il contrasto alla violenza di genere a scuola.
  • Davide Zotti, CESP Trieste
  • Genere e stress lavoro-correlato.

10.50-11.10 Pausa caffè 

  • Mazen Yekhlif, MIT Movimento Identità Trans APS 
  • Scuola e società fra diritti e barriere: studenti LGBTQIA+ e prospettive per le persone trans e non binarie.
  • Non Una Di Meno Bologna 
  • Per un’educazione transfemminista: saperi e pratiche per trasformare la scuola.

dalle 13 Pranzo a buffet 

14.00-15.30 Laboratori didattici (sessioni parallele)

  1. Corpi indisciplinati – Scuola dell’infanzia e primaria.
  2. Il maschile da riscrivere – Tutti gli ordini di scuola.
  3. Carriera Alias e dintorni – Tutti gli ordini di scuola.
  4. Educare al ConsensoTutti gli ordini di scuola.

15.30 – 16.30     Restituzione e confronto in plenaria 

Il CESP è Ente Accreditato/Qualificato per la formazione del personale della scuola. (Decreto Min. 25/07/06 prot.869, circ. MIUR prot. 406 del 21/2/06 – Direttiva 170/2016-MIUR). 

La partecipazione ai convegni e seminari CESP è gratuita e dà diritto, ai sensi degli articoli 63 e 64 del CCNL 2006/2009 (tuttora vigenti), all’ESONERO DAL SERVIZIO.

Descrizione dei laboratori didattici pomeridiani Corso di Formazione Nazionale per il personale della scuola pubblica statale su generi plurali educare alla sessualità e all’affettività a scuola, 22 febbraio 2024.

In sessioni parallele, attivabili a fronte di un numero minimo di iscritte/i .

  1. Corpi indisciplinati. Educazione alla sessualità, desiderio, anatomie affettive: pratiche e approcci per un’educazione alla sessualità e all’affettività.  A cura di Samanta Picciaiola, insegnante femminista e formatrice.

Scuola dell’infanzia e primaria

  1.  Il maschile da riscrivere. Un laboratorio pratico per lavorare sulla decostruzione degli stereotipi e riflettere sui nuovi orizzonti delle identità maschili. Come contaminare nella vita di tutti i giorni, quindi anche a scuola, i modelli che abbiamo introiettato con parole, storie, corpi, narrazioni altre, in apertura e nella valorizzazione della pluralità delle soggettività. A cura di Maschile Plurale.

Tutti gli ordini di scuola

  1. Carriera Alias e dintorni: pratiche di autodeterminazione di genere tra politiche e percorsi scolastici. Il laboratorio presenta un quadro dei possibili percorsi di autodeterminazione di genere come le carriere alias. Uno sguardo trasversale tra politiche normative, aspetti critici e prospettive nel contesto politico attuale con particolare riferimento alla scuola. A cura di Roberta Parigiani Movimento Identità Trans e Teresa Rossano Centro Studi per la Scuola Pubblica.

Tutti gli ordini di scuola

  1. Educare al Consenso. Il consenso come centro delle relazioni nelle interazioni sociali e scolastiche. Il laboratorio promuove pratiche di condivisione e di ascolto per costruire una cultura del consenso e contrastare la prevaricazione e la violenza di genere. A cura di Non Una Di Meno Bologna. 

Tutti gli ordini di scuola

link per l'iscrizione al convegnoGENERI PLURALIEDUCARE ALLA SESSUALITÀ E ALL’AFFETTIVITÀ A SCUOLA
Giovedì 22 febbraio 2024 ore 8.30 – 16.30 (in presenza) IIS Belluzzi – Fioravanti Via Giovanni Domenico Cassini, 3, Bologna Piattaforma SOFIA: ID – in fase di attribuzione Link per iscriversi: https://forms.gle/pFZBUdVKsGhewvCy9

Prossimi convegni per il personale scolastico

Ecco il calendario dei prossimi convegni CESP per il personale scolastico a Pescara, Trieste e Ravenna.

Generi plurali, sguardi sulla scuola che vogliamo

L’uso pubblico e politico della storia

L’educazione ambientale oltre lo sviluppo sostenibile: educare ai conflitti ambientali (Ravenna)

“Giù le armi, su i salari” – Sciopero generale dei sindacati di base, venerdì 2 dicembre 2022

Durante la giornata di sciopero indetto dai sindacati di base, ci saranno diverse mobilitazioni che metteranno al centro le rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici, in questo periodo di crisi dovuto agli effetti di guerra, pandemia, crisi ambientale, energetica e carovita, che sono tutte facce dello sfruttamento capitalista degli esseri umani e della natura.

In questi giorni, mentre il governo delle destre mostra il pugno duro con i migranti, i giovani, i diritti delle persone LGBTQ+, il diritto all’aborto, ha già mostrato di voler continuare a lasciare intatti gli interessi dei pochi che in questa crisi si sono arricchiti e si prepara a reprimere il dissenso.

Nella manifestazione del 2 dicembre porteremo per le strade di Bologna le tante lotte contro la guerra e l’economia di guerra, per l’aumento dei salari, un lavoro dignitoso e rispettoso dell’ambiente, la transizione energetica, il diritto a casa, scuola, sanità e trasporti pubblici adeguati e accessibili a tutte/i. Infine, in continuità con le mobilitazioni delle ultime settimane, porterà la protesta contro i progetti di speculazione nel nostro territorio, come l’allargamento del Passante di mezzo.

Fine del mondo e fine del mese stessa lotta!”

Venerdì 2 dicembre 2022

Manifestazione a Bologna

Piazza XX settembre ore 10

CONFEDERAZIONE COBAS SGB SICOBAS USB USI-CIT

Per adesioni scrivere a sciopero2dicBologna@gmail.com 

Per aggirnamenti visita qui

Non basta una circolare per lottare contro l’omolesbobitransfobia a scuola

Il 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, una giornata che dovrebbe essere di lotta e di impegno per contrastare i pregiudizi, le discriminazioni, le violenze di cui sono ancora vittime le persone lesbiche, gay, bisessuali,  transgender, queer e intersex, perché non si conformano alle norme sociali di genere, rigidamente binarie e imposte da una cultura in cui risultano ancora predominanti modelli patriarcali, machisti ed eteronormativi di organizzazione sociale. Il mondo della scuola, in cui studiano e lavorano studenti e personale LGBTQI+, rappresenta ancora un luogo dove è rischioso essere se stess*; nella maggioranza dei casi viene scelta la strada dell’invisibilità totale o selettiva, per la paura di subire lo stigma sociale che ancora colpisce le persone che appartengono alle minoranze sessuali e di genere.

La ricerca pubblicata nel 2020 dall’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali ci dice che nei 28 Paesi UE solo il 9% di studenti tra i 15 e i 17 anni rende pienamente visibile la propria identità LGBTI, mentre il 61% la rende visibile in maniera selettiva e il 30% la nasconde del tutto. La scelta di occultare una parte importante di sé non è per nulla libera. La scuola è purtroppo ancora un luogo ostile per molt* studenti LGBTQI+: l’insulto, le prese in giro, le discriminazioni, l’esclusione, il bullismo sono pratiche frequenti che si imparano presto a vedere, a tollerare o minimizzare, a mettere in atto o a subire. Ad esempio, l’UNESCO, in un articolo pubblicato nel 2021, “Don’t look away: No place for exclusion of LGBTI students”, riporta un dato molto preoccupante emerso da una ricerca svolta nei paesi europei; il 54% delle/degli studenti intervistati ha riportato di essere stato vittima di bullismo a scuola mentre l’83% ha dichiarato di essere stato testimone di insulti omolesbobitransfobici.

Di fronte a questo quadro grave e preoccupante, peggiorato in Italia dopo la vergognosa bocciatura del DDL Zan che proprio nella scuola riconosceva un fondamentale ambito di intervento, il Ministero dell’istruzione oltre a emanare una circolare più o meno riciclata di anno in anno, che in molti casi resta lettera morta nei computer delle scuole, non riesce a far altro. Una circolare in cui oltretutto non vengono nemmeno nominate/i le e gli studenti gay, lesbiche, bisessuali e transgender, viene omessa l’identità di genere non conforme come bersaglio di pregiudizio e, in nome dell’autonomia, viene affidato a singoli docenti e scuole il compito di organizzare iniziative per il 17 maggio, come se non sapessimo quanti ostacoli incontrano, dentro e fuori le scuole, le e i docenti che intendono affrontare questi temi. Nel 2022 il Ministero non riesce ancora ad emanare linee guida nazionali, chiare e specifiche, per contrastare l’omolesbobitransfobia a scuola, non promuove la diffusione di temi LGBTQI+ all’interno del curriculum scolastico, non riconosce la condizione di vulnerabilità di studenti LGBTQI+ nel contesto scolastico, vulnerabilità che mette seriamente a rischio il diritto all’istruzione e il diritto di esprimere liberamente se stess*.

I COBAS SCUOLA, anche attraverso lo strumento culturale e formativo del CESP, da anni sono impegnati su questo fronte, attraverso corsi di aggiornamento, convegni, prese di posizione (come il recente sostegno dato alla diffusione nelle scuole della carriera alias), e pubblicazioni: ultima in ordine di tempo la Guida Classe Arcobaleno che offre al personale della scuola una molteplicità di strumenti educativi e didattici per creare a scuola un ambiente che valorizzi le differenze  e promuova la visibilità dei temi e delle persone LGBTQI+ (Guida). Perché la Giornata del 17 maggio si costruisce giorno per giorno, con atti concreti e con l’impegno, non con la vuota retorica di circolari ministeriali che rappresentano una foglia di fico per tentare di nascondere l’immobilismo che caratterizza il Ministero su questi temi.

COBAS SCUOLA

Incontro: Sulle tracce di Mariasilvia Spolato. Essere docenti e militanti, ieri e oggi.

In coda al primo Pride History Month Italia e in avvicinamento al 17 Maggio – IDAHOBIT – Giornata internazionale di lotta contro omobilesbotransfobia, la Rete Insegnanti Educat*LGBTQI, in collaborazione con il Centro Risorse LGBTI e il CESP, promuove un momento di riflessione e di discussione sul ruolo attivo e militante de* docenti per i diritti LGBTQI+ a partire dalla figura di Mariasilvia Spolato: insegnante, femminista, attivista del Collettivo Pompeo Magno e del FUORI, fu la prima persona LGBTQ+ a fare un coming out pubblico, durante la manifestazione romana per l’8 marzo del1972, atto che le causò la perdita dell’incarico come docente nella scuola pubblica.

Nel volume I movimenti omosessuali di liberazione  (1972), Mariasilvia raccolse documenti, interviste, manifesti dei movimenti di liberazione sessuale di quegli anni, per raccontare, conservare una memoria storica ma anche creare connessioni tra le differenti realtà di lotta del tempo.

.Il testo è stato rieditato da Asterisco Edizioni nel 2019, a cura di Elena Biagini, storica, autrice di contributi importanti sul movimento lesbico italiano, tra i quali, nel 2018, L’emersione imprevista. Il movimento delle lesbiche in Italia negli anni ’70 e ‘80” (Edizioni ETS).

Con la curatrice, che è anche docente di scuola superiore, dialogano Valentina Millozzi e Davide Zotti, insegnanti della Rete LGBTQI+ e Samanta Picciaiola, insegnante, presidente e referente del Gruppo scuola e formazione dell’Associazione Orlando. Nell’occasione, sarà anche presentata la guida “Classe arcobaleno”.

Intervengono:

????? ??????? Ricercatrice indipendente, insegnante, curatrice di M.Spolato, I movimenti omosessuali di liberazione

????????? ????????Insegnante, CESP Bologna e Rete Insegnanti/Educat*LGBTQI+

?????? ?????Insegnante, CESP Trieste e Rete Insegnanti/Educat*LGBTQI+

??????? ??????????Insegnante, presidente dell’Associazione Orlando? Bookshop a cura della Libreria delle donne di Bologna

14 maggio 2022, 19:00 @ Porta Pratello

Porta Pratello , via Pietralata 58 – Bologna

https://www.facebook.com/cespbo/events

ADERIAMO ALLO SCIOPERO FEMMINISTA E TRANSFEMMINISTA DELL’8 MARZO

Mobilitiamoci per contrastare lo sfruttamento e la precarietà, per affermare il diritto al reddito universale di autodeterminazione e per la difesa della scuola pubblica. Nelle nostre lotte è indispensabile tenere conto del punto di vista di genere, a partire dal riconoscimento della divisione sessuale del lavoro e dell’imposizione alle donne del lavoro di riproduzione e di cura, nodi fondanti dell’organizzazione capitalistica patriarcale, lavoro ulteriormente aggravato negli ultimi due anni dalla gestione privatistica e familista della pandemia. 

Anche attraverso la scuola passa un modello educativo e istituzionale che può legittimare la visione patriarcale della società e le discriminazioni di genere. Per questo l’8 marzo ci mobilitiamo: 

  • contro la retorica dell’insegnamento come lavoro di cura e come occupazione contigua al lavoro domestico-familiare e per questo scarsamente retribuita;
  • contro l’uso sistemico del precariato che da anni tiene in piedi la scuola italiana in una logica di sfruttamento indiscriminato che va a colpire in modo determinante la componente femminile;
  • contro l’alternanza scuola-lavoro che veicola precarietà e sfruttamento ed è causa di infortuni e di morte;
  • contro ogni discriminazione e violenza di genere, contro l’omolesbobitransfobia perché la scuola sia un luogo sicuro per le persone che ci lavorano (in particolare donne e soggettività LGBTQI+)  e per gli/le/* studenti che hanno diritto ad un ambiente accogliente in cui si promuova l’educazione di genere, all’affettività, alla sessualità, al rispetto; contro le ingerenze esterne nella scuola e  i tentativi di condizionamento da parte di organizzazioni fondamentaliste e clerico-fasciste;
  • contro ogni forma di autoritarismo delle/dei dirigenti e di competizione sfrenata portati dalle ultime riforme della scuola, contro il sistema di controllo che si è venuto a creare con gli strumenti della valutazione (RAV, Invalsi) e i dispositivi premiali che condizionano fortemente la libertà di insegnamento e le relazioni all’interno dell’ambiente scolastico;
  • contro ogni ingerenza del privato nella scuola pubblica statale che deve essere laica e gratuita per tutt*;
  • contro la dad che penalizza fortemente l’apprendimento delle/degli studenti e costringe le donne a spazi e tempi che non prevedono soluzione di continuità fra lavoro e lavoro di cura;
  • contro la guerra, espressione estrema della violenza patriarcale, contro il riarmo e le spese militari. Fermiamo le guerre nel mondo, fermiamo la guerra in Ucraina.

Aderiamo allo sciopero globale femminista e transfemminista dell’8 marzo, strumento politico, intersezionale, internazionalista, in grado di unire e sostenere le lotte locali e le lotte transnazionali mettendo in relazione soggettività diverse e sfruttate in tutto il mondo e denunciando l’intersezionalità dello sfruttamento patriarcale che non è solo sessista ma anche classista e razzista .

Invitiamo tutt* a partecipare allo sciopero dell’8 marzo e segnaliamo questi appuntamenti territoriali:

  • h 9:00–12:00 in Piazza Maggiore per il presidio organizzato da Non Una di Meno Bologna;
  • h 9:00 presidio sotto la prefettura di Bologna organizzato da Cobas e SGB;
  • h 17:00 ritrovo in Piazza XX Settembre per il Corteo femminista e transfemminista.

Cobas Scuola Bologna