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Verso la manifestazione del 17 giugno

In vista della manifestazione del 17 giugno e nell’ambito delle iniziative contro l’allargamento della tangenziale A14, nei prossimi giorni si svolgeranno una serie di iniziative che rilanciamo qui di seguito e a cui invitiamo a partecipare.

BICITENDATA NO PASSANTE -9 giugno parte da XM24 alle 17

ASSEMBLEA “Scatena le rinnovabili” – 9 giugno, ore 17, Piazza del Nettuno

Iniziativa contro il passante di Extinction Rebellion (XR) – Sabato 10/6 ore 14 Giardino Aurelio Barbalonga

https://fb.me/e/2FP1goLAP

https://www.instagram.com/p/CtJlIYnNh7K/?utm_source=ig_web_copy_link

Festival NO Passante – 11 giugno, ore 15, Parco di Villa Angeletti

Iniziative di Mutuo aiuto alle e agli alluvionati

Segnaliamo i contatti dei due punti di raccolta e da cui partono anche i gruppi di mutuo aiuto che si sono attivati a Bologna.

Colonna solidale Autogestita

Siamo al circolo Berneri e ogni mattina il primo ritrovo è alle 11, il secondo alle 14 mentre dalle 18.30 raccogliamo materiale (per oggi, poi aggiorneremo)

Servono materiali ed energie, ma anche automobili per muoversi sul territorio. 

Da oggi pomeriggio potete scrivere al numero della colonna (solo via whatsapp) oltre che alla pagina: 3756427644

Per aggiornamenti https://www.facebook.com/ColonnaSolidale

Per donazioni economiche https://colonnasolidale.org/dona

PLAT – Piattaforma di Intervento Sociale

🤝🤝🤝 Aggiornamento al 19 maggio
COSA PUOI FARE:
🚗🚗🚗  Se riesci a partire per andare nelle zone alluvionate si parte tutte le mattine alle ore 11.00 da via Nicolò dall’Arca 34, servono BRACCIA ma anche MACCHINE per spostarsi

📦📦📦 Se rimani a Bologna tutte le sere dalle 18.00 alle 21.00 ci troviamo per gestire il punto raccolta materiali della Piattaforma di Intervento Sociale in via Nicolò dall’Arca 34.

🖥🖥🖥 Se hai competenze grafiche o informatiche sempre dalle 18.00 alle 21.00 a Plat in via Nicolò dall’Arca costruiamo un media point in cui produrre una campagna di crowdfunding efficace per l’acquisto di materiale utile alla popolazione e per i gruppi di solidarietà attiva che partono verso i territori alluvionati

LINK PER FAR UNIRE AL GRUPPO TELEGRAM: https://t.me/piattaformainterventosociale

💪💪💪 C’è bisogno di tutt3
#TENIAMOBOTTA

Elenco materiali:

  • stivali
  • guanti
  • pale
  • tira acqua
  • Kway
  • gazebo
  • pantaloni da lavoro
  • sacchi dell’immondizia
  • cibo utilizzabile senza cottura

Brigate di Solidarietà Attiva

Per chi non vive a Bologna (oltre ovviamente a segnalarci voi i gruppi che possiamo sostenere) sappiamo che le Brigate di Solidarietà Attiva si stanno attivando in diversi centri della Romagna: 

https://m.facebook.com/BrigateSolidarietaAttiva

*Cosa puoi fare in attesa che le condizioni del territorio consentano di lavorare in sicurezza?*

– Contattaci per dare la tua disponibilità: sarai ricontattato appena possibile dal gruppo turni. Puoi telefonare al numero 3383608704 oppure, da domani, riempire il form su questa pagina;

– È fondamentale, data la complessità della situazione, che i volontari si muniscano di attrezzatura utile per zone alluvionate (stivali di gomma, guanti robusti, gel disinfettante, pala, tira acqua. Sarebbero utili anche pompe sommerse per acque scure e idropulitrici);

– Fai una donazione, con la causale: ALLUVIONE al nostro

IBAN: IT26X0847469780000000108627

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeoHvAlbKqCy4pBfzA5KZah8XpfA2PxhD-g9pbUHC82eQqzcQ/viewform?usp=sf_link

5 MAGGIO: SCIOPERO CONTRO I QUIZ INVALSI

I Cobas Scuola scioperano il 5 maggio nella scuola primaria contro i quiz Invalsi, sistema di valutazione, basato sui quiz a crocette, che ha effetti retroattivi negativi sulla didattica, standardizza gli insegnamenti, trasforma i docenti in “addestratori ai quiz”, discrimina gli studenti con disabilità.

La mobilitazione è indetta anche:

  • contro la cosiddetta “didattica delle competenze” addestrative e la formazione incentivata o obbligatoria alla didattica di regime;
  • per una scuola pubblica che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi e dello spirito critico;
  • contro la carriera dei docenti previsti dalla Leggi n. 79 e 142 e qualsiasi ipotesi di recepimento nella parte normativa del CCNL 19-21;
  • contro l’ennesimo ridimensionamento delle scuole che, con il nuovo parametro di 900 alunni, crea istituti ingovernabili, riducendo ulteriormente il personale Ata;
  • per la stabilizzazione dei precari e l’aumento degli organici docenti e ATA;
  • contro qualsiasi forma di autonomia differenziata e la frantumazione regionale del sistema scolastico, di quello sanitario e dei diritti sociali, che devono essere uguali su tutto il territorio nazionale.

A Roma ci sarà una manifestazione di fronte al MIM in Viale Trastevere.

Qui a Bologna,l’appuntamento è in Piazza San Francesco,

a partire dalle ore 9 con docenti, genitori e bimbi.

Cobas Scuola Bologna

ASSEMBLEA SUL PRECARIATO NELLA SCUOLA 05/05 h 17 

L’anno scolastico sta per finire, ma restano ancora irrisolte le questioni relative al precariato al di là delle false promesse dei governi. Quest’estate ci troveremo ancora con le stesse problematiche degli ultimi anni. Nell’assemblea ci confronteremo e faremo proposte su:

  • convocazioni da GPS con l’assurdo algoritmo;
  • assunzioni insufficienti e riforme del sistema di formazione e reclutamento.

5 maggio 2023 | 17:00 -19:00

presso la Sala Consiliare del Quartiere Porto-Saragozza – via dello Scalo 21

a seguire buffet

organizzato da: gruppo precariato – Cobas Scuola Bologna

Parteciperai all’assemblea? Clicca qui  

Evento facebook – Clicca qui

Tabù e Greenwashing, ovvero “la missione 100 città nelle scuole” secondo il Comune di Bologna

Il 20 Aprile abbiamo partecipato ad un’iniziativa promossa dallo Showroom comunale  Energia e Ambiente  sito presso l’IIS Aldini-Valeriani dal titolo “La missione ‘100 città nelle scuole’ – Riflessioni per un’educazione alla neutralità climatica”. Nel corso dell’evento, l’assessora Anna Lisa Boni con delega alla transizione ecologica e l’assessore Daniele Ara con delega alla scuola e all’educazione ambientale proponevano un dialogo con il corpo docente rispetto alla “trasformazione ecologica” della città.

Nello stesso incontro ci veniva detto che il 22 aprile è la Giornata della Terra, che non si possono avere approcci verticali e settoriali rispetto all’emergenza climatica, che la partecipazione della cittadinanza è fondamentale per la co-progettazione, la co-realizzazione, per il Piano di azioni e il Piano di Investimento di nuovi progetti. Il focus dei due assessori era, infatti, il coinvolgimento attivo della cittadinanza e delle generazioni più giovani nella produzione di idee e nella formulazione di nuovi linguaggi.

Tuttavia, le presentazioni restituivano uno scenario per chi scrive straniante, in quanto il dibattito avveniva a meno di 1000 metri dagli alberi abbattuti per far spazio al Passante di Nuova Generazione, quella stessa generazione che ha già condannato la classe dirigente per le attuali politiche ambientali.

La contraddizione è stata chiara fin da subito, non solo a noi, e quello che era a tutti gli effetti un tentativo maldestro di cooptazione si è trasformato in una svestizione del re che dopo due ore di confronto era assolutamente nudo.

Non siamo stati gli unici né i primi a svelare che le slide esposte erano in aperto contrasto con opere dannose e inutili come il Passante e che l’idea che si possa insegnare alle nuove generazioni ad essere propositive è in antitesi con le stesse politiche di un’amministrazione che, dopo aver preso la decisione, apre il confronto con la cittadinanza solo sugli eventuali orpelli per abbellire i suoi progetti, alla faccia della co-progettazione e della co-realizzazione.

Il Passante, infatti, trascina con sé una valanga di opere che aumenteranno sempre di più il consumo di suolo, le emissioni di CO2 e di altri inquinanti nell’aria, insieme al numero di veicoli in circolazione.

Entrambi gli assessori hanno risposto che il contesto scolastico impone di pensare a come discutere di tutto ciò con studenti e studentesse, esibendo i numeri e il dibattito sull’opera, così da promuovere un nuovo modo di pensare. Ringraziamo del consiglio, non mancheremo, quindi, di esibire i numeri che la stessa Società Autostrade presenta rispetto all’opera, come ad esempio l’aumento di 1850 tonnellate annue di CO2 dovute ai 25.000 veicoli in più al giorno rispetto ad oggi.

Già solo per questo, ci permettiamo di dubitare del fatto che raggiungeremo l’obiettivo “della neutralizzazione delle emissioni della città entro il 2030”, cioè tra 7 anni. Traguardo che, come la famosa pelle dell’orso, l’amministrazione intende andare a vendere nelle scuole.

Anzi, per dovere di completezza, ci toccherà insegnare piuttosto cos’è il greenwashing e come riconoscerlo, specialmente quando ci viene detto di veicolare contenuti falsamente rassicuranti alle nuove generazioni.

Apprendiamo comunque con piacere che il Comune proseguirà nella sua opera di interlocuzione con le scuole sui temi ambientali: abbiamo la certezza che non mancheranno altri momenti di partecipazione attiva della cittadinanza nel criticare un’opera che la Storia sta già condannando.

Bologna, 21 aprile 2023

Amanda

Cobas Scuola Bologna

Continua la protesta all’Aldrovandi Rubbiani contro la gestione autocratica dell’Istituto 20 aprile 2023 ore 14

A 5 mesi dallo sciopero una nuova manifestazione giovedi 20 aprile alle ore 14 davanti alla scuola in Via Marconi 40 e poi a seguire all’USP, dove alle 15.15 una delegazione sarà ricevuta dal dott. Panzardi per conto dell’USR.

Le nostre tre rsu di istituto  invitano a partecipare a sostegno della loro lotta che è la nostra lotta contro tutti i presidi padroni.

Continua lo stato di agitazione del personale docente e ATA dell’Istituto Aldrovandi Rubbiani di Bologna

20 APRILE 2023 ORE 14.00 MANIFESTAZIONE IN VIA MARCONI 40   A SEGUIRE SOTTO L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE

A cinque mesi di distanza dallo sciopero del 18 novembre 2022  tutti i motivi del conflitto con la dirigenza scolastica rimangono irrisolti.

Il confronto tra le parti richiesto dall’Ufficio Scolastico Provinciale, al termine dell’indagine conoscitiva avviata  dopo lo sciopero, ha confermato  l’assenza di reali aperture da parte della dirigente e il fallimento di ogni ipotesi di mediazione.

Al contrario, l’assemblea del corpo  docente svoltasi il giorno 16 marzo 2023 ha aggiunto nuovi e diffusi motivi di scontento e ha chiesto alle rappresentanze sindacali di non sottoscrivere il contratto di istituto decidendo di continuare la mobilitazione.

Docenti e ATA indicono quindi un’ulteriore iniziativa di protesta per dare un futuro diverso all’istituto Aldrovandi Rubbiani.

CONTRO

  • La gestione autocratica della scuola
  • Il ripristino del bonus premiale
  • L’impiego strabordante delle risorse della scuola per retribuire funzioni dirigenziali delegate allo staff
  • La mancanza di informazione e trasparenza sulle decisioni e sulla gestione delle risorse
  • La disorganizzazione gestionale della scuola fonte di confusione e malessere
  • Il clima autoritario nelle relazioni quotidiane
  • L’arbitrarietà nelle decisioni e la mancanza di criteri condivisi

PER

  • Una gestione partecipata e condivisa della scuola
  • Il rispetto della distinzione tra il tempo di lavoro e il  tempo di vita
  • Il pieno riconoscimento economico dell’aggravio di lavoro imposto attraverso l’assegnazione unilaterale dei docenti alle classi
  • maggiore trasparenza nella distribuzione degli incarichi e delle risorse al personale ATA
  • La tutela dell’accesso al part time e il pieno diritto ai permessi retribuiti
  • Il ripristino di un ambiente di lavoro sereno e collaborativo

27 aprile LIBERIAMOCI DAL FOSSILE E DALLE OPERE INUTILI

FACEBOOK

Incuranti della catastrofe climatica già in atto, i decisori politici e i poteri economici di questo paese continuano a far gravare sui territori nuovi progetti di infrastrutture che vincoleranno ancora per molto tempo il nostro futuro all’uso dei combustibili fossili.
Progetti pericolosi per il clima, per la salute e la sicurezza delle comunità e degli ecosistemi, che coinvolgono anche litorali a noi vicini.
Ravenna ed il suo mare ne sono particolarmente colpiti.
È atteso, infatti a otto km dalla città, l’arrivo di un rigassificatore offshore con capacità di stoccaggio di 170mila metri cubi di gas. Una potenziale bomba galleggiante che scaricherà in atmosfera metano incombusto ed in mare grandi quantità di cloro ed acqua fredda, mettendo a rischio la biodiversità marina.
Sempre a Ravenna, al largo di Porto Corsini, incombe il progetto per la creazione del più grande impianto del mondo (nelle previsioni dell’ENI) per lo stoccaggio di anidride carbonica, finalizzato a convogliare nei vecchi pozzi di metano esausti la CO2 proveniente dalle industrie inquinanti.
Una tecnologia di discutibile efficacia, definita da più di 50 autorevoli scienziati come “un alibi straordinario per continuare a produrre anidride carbonica contribuendo all’attuale trend di crescita esponenziale del disastro ambientale”.
Anche Ravenna infine subisce l’ampliamento delle possibilità di ricerca ed estrazione di idrocarburi in Adriatico deciso dai governi Draghi e Meloni, e la prospettiva del passaggio nella sua provincia del gasdotto Linea Adriatica Snam, il cui punto di arrivo è previsto a Minerbio.
In questo modo la nostra regione si troverà legata mani e piedi alle multinazionali del fossile e pochi margini rimarranno per le alternative rinnovabili già esistenti, in un territorio, la Pianura Padana, con l’aria più inquinata d’Europa.

Per entrare nel merito di questi progetti disastrosi, per promuovere la partecipazione al corteo del 6 maggio a Ravenna, per la giustizia climatica e contro le opere fossili, convochiamo a Bologna una assemblea giovedì 27 aprile alle h. 18,00 presso il Centro Sociale G. Costa di via Azzogardino 48.

Interventi di:
Pippo Tadolini, Coordinamento Ravennate Per il Clima Fuori dal Fossile.
Vincenzo Balzani, Professore Emerito, Dipartimento di Chimica “G. Ciamician”, UniBO.

Organizzano: Associazione Bianca Guidetti Serra, Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, CESP – Centro Studi Scuola Pubblica, Cobas Scuola, Collettivo Alta Pressione, Ecor.Network, RECA – Rete Emergenza Climatica e Ambientale.

RAVENNA, 6 MAGGIO 2023, h. 14,00
CORTEO LIBERIAMOCI DAL FOSSILE
NO rigassificatori, NO trivelle, NO gasdotti
Concentramento in via Darsena 19
https://fb.me/e/2x6oBNp39

Per i pullman da Bologna: 347 2843345
fuoridalfossilebo@gmail.com

Il nostro punto di vista sulle nomine da GPS

La diffusione del precariato a scuola ha raggiunto anche quest’anno livelli insostenibili, 217.693 supplenze secondo i dati forniti dallo stesso MIM, alla data del 5 novembre 2022. Stiamo parlando di alcune centinaia di migliaia di persone che svolgono il loro lavoro in condizioni non stabili e con contratti con meno diritti rispetto a colleghɜ di ruolo  (si pensi ai permessi non retribuiti per i concorsi e alle assenze in caso di malattia).

Accanto a questi problemi estenuanti, la recente informatizzazione delle assegnazioni delle supplenze dalle graduatorie provinciali (GPS) ha ulteriormente leso i diritti di precarɜ, creando un meccanismo punitivo per le scelte personali e aumentando la burocrazia in pieno agosto quando tutti gli uffici scolastici e le segreterie sono chiuse.

Le convocazioni informatizzate da GPS, semplicemente, non hanno funzionato.

Anziché semplificare la procedura l’informatizzazione ha prodotto nomine:

INGIUSTE: perché non si è potuto scegliere, il giorno delle nomine, in base alla migliore possibilità disponibile, ma si è trovata costretta a delegare la scelta al sistema informatizzato; questo ha prodotto lungaggini e “salti” di convocazione (per fare un esempio, nella classe A027 di Bologna, a fronte di sole 45 supplenze disponibili – spezzoni compresi – si è arrivati fino alla posizione 226 di seconda fascia). Il meccanismo delle rinunce  finisce paradossalmente per favorire le persone più in basso nelle GPS, mentre un meccanismo giusto dovrebbe mettere ogni persona nelle condizioni di ottenere il miglior contratto di lavoro possibile in base alla propria posizione.

INEFFICIENTI: malgrado la procedura informatizzata le nomine da GPS sono andate avanti fino a fine dicembre (arrivando alla 31^ convocazione nella provincia di Bologna) provando la palese inefficacia di questo meccanismo ogni volta che si sono verificate rinunce o nuove disponibilità;

RIGIDE: la scelta delle scuole a metà agosto è completamente al buio: ognuno è costretto a scegliere tutte le scuole possibili per evitare di essere “scavalcato” durante la procedura informatica. Risulta impossibile “dialogare” con il sistema per riuscire a venire incontro alle esigenze di lavoratrici e lavoratori, riducendo di fatto i diritti di chi ha già un contratto precario. Eclatante il caso del diritto al completamento, negato anche a coloro che lo avevano esplicitamente richiesto.

OPACHE: la procedura informatica si basa su un algoritmo il cui codice non è trasparente.  E’ grave che una procedura così importante per chi lavora e per chi studia, come la nomina delle e dei docenti della scuola pubblica, non possa essere condivisa pubblicamente. 

→NON SEMPRE CORRETTE: i punteggi delle GPS, espressi da una valutazione automatica della piattaforma, sono risultati essere ancora una volta pieni di errori e manca una fase dedicata alle correzioni (prevista, in passato, dalla norma: sia per le graduatorie ad esaurimento, sia per quelle di Istituto).​​​​​​​ È stato, ancora una volta, il caos. Migliaia di segnalazioni agli uffici scolastici, telefoni e caselle di posta intasate, qualche correzione apportata in autotutela dagli Uffici Scolastici Provinciali​​​​​​​, ma ciò che non si è potuto sistemare è rimasto nelle GPS ed è andato ad incidere nelle assegnazioni degli incarichi. La digitalizzazione ha aumentato gli errori e, parallelamente, le barriere nella possibilità di intervenire per correggerli. Perché questo controllo non avviene in maniera tempestiva? Non è possibile affidarlo alle segreterie con i tagli che hanno subito.​​​​​​​

Conclusione: l’assegnazione informatizzata delle supplenze è malata e non può essere sanata. Riteniamo che il sistema vada assolutamente cambiato. Subito.

L’uso dell’algoritmo ha prodotto situazioni ingiuste di cui denunciamo le contraddizioni  Ci preme, ad esempio, sottolineare che l’apice di questo meccanismo contraddittorio si trova nell’assegnazione degli spezzoni: per assecondare la procedura informatizzata è stata creata una normativa ad hoc che giustifica l’algoritmo usato, nonostante una palese violazione del sacrosanto diritto al completamento immediato dell’aspirante docente.

La procedura informatizzata per l’assegnazione delle supplenze ha, sostanzialmente, reso obbligatorio un meccanismo di delega digitale a distanza per ogni aspirante docente. Riteniamo questo inaccettabile: non vogliamo essere obbligatɜ a delegare, vogliamo ricevere delle proposte di lavoro, valutare, decidere e rispondere.

Per tutti questi motivi, CHIEDIAMO 3 SEMPLICI COSE:

  1. CONVOCAZIONI E ASSEGNAZIONI DELLE NOMINE IN PRESENZA: una procedura a scaglioni, in presenza anziché online, permette di ridurre il problema delle rinunce e fa ottenere a ogni persona il miglior contratto di lavoro possibile, senza ledere i diritti già fragili del personale precario. Resterebbe comunque la possibilità facoltativa della delega (che potrebbe anche essere digitale) per chi si trova distante o temporaneamente impossibilitatɜ a partecipare, com’è sempre stato. Infine, in tale modo sarebbe finalmente possibile ripristinare la possibilità di combinare gli spezzoni immediatamente.
  2. IL RIPRISTINO DELLE GRADUATORIE PROVVISORIE come efficace mezzo di contrasto alla massiccia presenza di errori al momento della pubblicazione delle graduatorie definitive e, in modo più preoccupante, al momento delle nomine. Il fatto che sia diventata un’autocertificazione aumenta la possibilità di errore scaricandone interamente su docenti la responsibilità.
  3. AUMENTARE L’ORGANICO DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO: implementare gli organici è assolutamente necessario perché il lavoro non può ricadere su di noi docenti precarɜ. Deve essere un compito dell’ufficio scolastico controllare se una persona può risultare assegnataria oppure no.

In sostanza noi chiediamo che l’assegnazione dei contratti di docenza a tempo determinato, poiché appunto contratti di lavoro, sia fatta con assoluta serietà senza mettere a repentaglio diritti, equità e correttezza per ogni singola persona che partecipa alla procedura. Chiediamo una procedura che non sia una gara al ribasso, dove vince chi offre di meno e sia prontə ad accettare qualsiasi condizione lavorativa anche a svantaggio delle proprie condizioni personali di vita, famigliari, logistiche, di salute fisica e mentale. Chiediamo che il lavoro come docente supplente sia assegnato grazie a una procedura che richiede tutto il tempo necessario per permettere a tuttɜ di lavorare nel miglior modo possibile e che non sia condizionata dalla fretta o da esigenze di risparmio.

Non è certo colpa nostra se noi precarɜ costituiamo un quarto del corpo docente e i tempi sono lunghi: noi chiediamo trasparenza e serenità per il lavoro delicato che svolgiamo con dedizione e responsabilità ogni giorno in classe.
Gruppo precarɜ – Cobas Scuola Bologna

Bologna, 4 aprile 2023

“Sportello Casa” in via Capo di Lucca

L’Unione Inqulini ha aperto lo Sportello Casa presso il sindacato Cobas in via Capo di Lucca 42, Bologna.

COME POSSIAMO AIUTARTI?

  • Servizio a sportello
  • Consulenza sfratti
  • Compilazione domanda contributo affitto
  • Consulenza legale
  • Assistenza contratti
  • Asseverazione canoni concordati

DOVE SIAMO?

Riceviamo presso la sede di Cobas – Lavoro Privato a Bologna, in via Capo di Lucca 42.

COME PUOI ACCEDERE ALLO SPORTELLO?

Prendi un appuntamento tramite i nostri contatti: